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lunedì, Aprile 28, 2025
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Grave malore in campo a S.Teresa per mister Famulari della Jonica Fc. “Sta meglio”

Paura e preoccupazione in tutta la comunità santateresina e in tutto il mondo del calcio dilettantistico siciliano per il malore che ha colpito Enzo Famulari, allenatore della Jonica, al termine della partita con il Milazzo. L’incontro, valevole come ultima giornata del campionato di Eccellenza girone B, si è concluso con il successo dei mamertini che così approdano in Serie D, mentre i giallorossi con questa sconfitta sono stati condannati ai play-out.

A fine gara mister Famulari si è sentito male quando stava per rientrare negli spogliatoi. Ha perso per alcuni lunghi attimi conoscenza. È stato subito soccorso dal proprio staff. Necessario e provvidenziale l’utilizzo del defibrillatore. Trasportato d’urgenza al Policlinico di Messina con l’intervento dei professionisti sanitari del 118, sono in corso tutti gli accertamenti del caso. Dalla dirigenza della Jonica arrivano notizie incoraggianti: “sta meglio”, viene riferito, dopo essere passato da codice rosso a codice arancione. La situazione rimane sotto rigida osservazione.
In serata sui suoi profili social la Jonica Fc ha pubblicato un selfie dello stesso Famulari dal letto dell’ospedale. Tanti i messaggi di vicinanza di cittadini e anche di altre società (a partire dallo stesso Milazzo) verso l’allenatore giallorosso.

Ecco la dinamica di quanto accaduto spiegata in un posto della Jonica Fc: “Attimi di terrore nel post partita della gara di ieri. Il nostro allenatore, Enzo Famulari, si accascia, diventa cianotico, il cuore finisce di battere. Sembra tutto finito, il nostro capitano Ragosta insieme a Gianni Ruggeri tentano inutilmente di aprire la bocca tirando fuori la lingua ad Enzo. Nulla di fatto. Non si perde mai d’animo il team manager Antonio Coledi che incessantemente pratica il massaggio cardiaco, giunge l’assistente Pietro Bennici – che e’ anche un operatore della croce rossa – e subito afferra il defibrillatore appeso al muro accanto allo spogliatoio dell’arbitro (donato in memoria di Mario Perrone) e tutti insieme di squadra con altri addetti ai lavori presenti ridanno la vita al nostro mister che fortunatamente adesso sta bene e non corre nessun rischio”.

(In aggiornamento)

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