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lunedì, Aprile 21, 2025
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Addio a Papa Francesco, il Pontefice che ha cambiato la Chiesa

Dopo dodici anni di pontificato si è spento Papa Francesco, il primo Pontefice gesuita, il primo sudamericano, il primo non europeo dopo oltre un millennio. Jorge Mario Bergoglio è morto questa mattina all’età di 88 anni, dopo 38 giorni di ricovero per una polmonite. fino all’ultimo ha voluto rimanere vicino alla gente, con un ultimo saluto a bordo della papamobile proprio ieri, nel giorno di Pasqua con il messaggio Urbi et Orbi.

L’annuncio della sua morte è stato dato da Sua Eminenza, il Card Farrell: “Carissimi fratelli e sorelle – le sue parole – con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa.Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino”.

Era il 13 marzo del 2013 quando si affacciò al balcone di San Pietro con un disarmante “buonasera” che già faceva intuire un nuovo stile. Da quel momento, Bergoglio ha guidato la Chiesa su sentieri inediti, mettendo al centro gli ultimi, i poveri, i migranti, gli “scartati” della società. Ha scelto il nome di Francesco ispirandosi al santo di Assisi, rompendo con secoli di tradizione e segnando fin da subito una forte discontinuità.

Figlio di migranti piemontesi, nato a Buenos Aires nel 1936, aveva alle spalle una lunga storia al servizio della Chiesa. Ma è nel ruolo di Papa che ha rivoluzionato la Chiesa cattolica, aprendola ai divorziati, agli omosessuali, alle donne, e portando il Vangelo nelle periferie del mondo. Ha rifiutato il Palazzo apostolico per vivere a Casa Santa Marta, ha scelto cardinali dalle terre più remote, ha lavato i piedi a detenuti e senzatetto, trasformando i gesti in messaggi forti e chiari.

“Vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia”, disse nella sua prima intervista da Papa. Curare le ferite, più che giudicare, è stato il filo conduttore del suo pontificato. Un’eredità potente, che ora passa nelle mani del suo successore.

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