20.1 C
Santa Teresa di Riva
mercoledì, Marzo 12, 2025
HomePoliticaSicilia, svolta per la parità di genere: primo via libera alla quota...

Sicilia, svolta per la parità di genere: primo via libera alla quota del 40% nelle Giunte comunali

Una riforma attesa da tempo fa un passo avanti all’Assemblea Regionale Siciliana. La prima Commissione ha approvato all’unanimità un emendamento che introduce l’obbligo di una rappresentanza di genere non inferiore al 40% nelle Giunte comunali. Un provvedimento che punta a ridurre il divario nella partecipazione femminile alla politica locale e che, se confermato dal voto finale in Aula, renderà la Sicilia una delle regioni più avanzate sul fronte della parità amministrativa.

La norma entrerà in vigore in due fasi: nei Comuni più grandi l’obbligo scatterà entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, mentre nei Comuni medio-piccoli (tra 3.000 e 15.000 abitanti) sarà applicato a partire dalla prossima tornata elettorale.

Sul tema sono intervenuti anche i deputati del Movimento 5 Stelle, Angelo Cambiano, Lidia Adorno e Roberta Schillaci, che pur accogliendo positivamente la norma, hanno sottolineato che “si poteva e doveva fare di meglio”, proponendo di abbassare la soglia di applicabilità della legge a tutti i Comuni sopra i 3.000 abitanti, in linea con la normativa nazionale. Per questo, hanno annunciato la presentazione di un emendamento in Aula per uniformare la soglia e permetterne l’applicazione immediata.

La deputata regionale Marianna Caronia (Noi Moderati) ha espresso soddisfazione per il voto unanime, definendolo “un ulteriore passo nel lungo cammino per la parità di genere e per dare adeguata rappresentanza alle donne nelle amministrazioni comunali”. Tuttavia, ha anche lanciato un monito affinché in Aula non si tentino manovre dilatorie per bloccare la misura: “Sarebbe grave se al momento del voto finale qualcuno chiedesse il voto segreto o tentasse sotterfugi per impedirne l’approvazione definitiva”.

Critiche sulla gestione dell’iter normativo sono arrivate dal Partito Democratico, che ha accusato la maggioranza di essersi appropriata di una proposta originariamente presentata dall’opposizione senza riconoscerne il valore. I parlamentari dem Valentina Chinnici, Ersilia Severino e Mario Giambona hanno sottolineato che “un governo realmente solido e responsabile dovrebbe valorizzare le proposte dell’opposizione nell’interesse dei cittadini, anziché cercare di intestarsele”.

Ora la norma passa all’esame dell’Assemblea plenaria, dove dovrà affrontare il voto finale.

I piu' letti