Il consiglio di amministrazione del Consorzio Autostrade Siciliane ha avviato una procedura di contestazione nei confronti del direttore generale, Franco Calogero Fazio, con l’obiettivo di revocarlo dall’incarico. La decisione giunge a seguito delle dichiarazioni di Fazio durante un’audizione presso la Commissione Ponte del Comune di Messina, in cui ha evidenziato la presunta inadeguatezza della rete autostradale siciliana, in particolare dell’A20 a sostenere il traffico pesante previsto dalla realizzazione del Ponte sullo Stretto.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha confermato la decisione del cda del Cas, dichiarando di essere stato “molto colpito” dalle affermazioni del direttore generale del Consorzio. Schifani ha ribadito che, indipendentemente dal merito delle dichiarazioni, queste necessitavano di una verifica da parte dell’organo amministrativo. In ogni caso, ha sottolineato che il Ponte sullo Stretto si farà, con la Regione Siciliana che ha già contribuito finanziariamente all’opera, pronta a collaborare con il ministro Salvini e con il governo nazionale per la sua realizzazione.
Da parte sua, Fazio è intervenuto provando a smorzare le dichiarazioni, prese fuori contesto. Palazzo d’Orleans ha precisato che eventuali chiarimenti e controdeduzioni da parte di Fazio dovranno essere presentati direttamente al presidente del Consorzio e non tramite dichiarazioni pubbliche. La vicenda sarà dunque approfondita all’interno della sede istituzionale prevista dalla legge.
In difesa del progetto del Ponte, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, ha ribadito l’importanza strategica dell’opera per lo sviluppo della Sicilia. Aricò ha sottolineato l’impegno della Regione, che ha stanziato 300 milioni di euro per potenziare le autostrade siciliane, in particolare la Messina-Palermo e la Messina-Catania. In risposta alle dichiarazioni di Fazio, l’assessore regionale ha espresso amarezza, accusando il direttore del Cas di aver rilasciato affermazioni “improvvisate” senza consultarsi né con la governance del Cas né con il suo assessorato.
Il deputato Antonio De Luca del Movimento 5 Stelle, invece, ha espresso forte preoccupazione, sollevando dubbi sulla tempistica e le motivazioni dietro la contestazione. De Luca ha evidenziato come il dg del Cas abbia messo in evidenza le gravi criticità della rete autostradale, in particolare le gallerie Scoppo e Telegrafo, sollevando interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture. Il parlamentare ha inoltre ipotizzato che la revoca possa essere vista come un atto punitivo per aver “detto la verità” riguardo a questioni fondamentali per la sicurezza.
Dal canto suo, il senatore Nino Germana della Lega ha criticato le dichiarazioni di Fazio, definendole “strumentalizzate”. Sebbene riconosca che Fazio sia sempre stato un sostenitore della realizzazione del Ponte sullo Stretto, Germana ha ritenuto le sue esternazioni “inopportune ed errate”, chiedendo che il Consorzio chiarisca la propria posizione in merito alla realizzazione dell’opera.