Secondo l’ultimo Rapporto Rifiuti Urbani dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), il 2023 ha segnato una crescita significativa della raccolta differenziata in Sicilia, pur rimanendo al di sotto della media nazionale. Nel Paese la raccolta differenziata ha raggiunto il 66,6%, con il Sud che si attesta al 58,9%, mostrando comunque il maggiore incremento rispetto al Nord (73,4%) e al Centro (62,3%).
Messina tra le migliori città siciliane
Messina si conferma tra le città siciliane più virtuose nella gestione dei rifiuti, raggiungendo il 55,4% di raccolta differenziata nel 2023, superando di gran lunga altre città siciliane come Catania e Palermo. In particolare, Messina si avvicina ai livelli di città come Torino (57,1%) e Firenze (55,6%), dimostrando un impegno costante nel miglioramento della gestione dei rifiuti urbani.
Palermo e Catania in recupero
Le altre grandi città siciliane stanno mostrando segnali di ripresa, seppur con risultati ancora lontani dagli obiettivi nazionali. Catania, ad esempio, ha registrato un incremento notevole, passando dal 22% del 2022 al 34,7% del 2023 (+13 punti percentuali). Palermo, invece, continua a crescere più lentamente, raggiungendo il 16,9%, rispetto al 15,2% dell’anno precedente.
Sud Italia in crescita
I dati confermano che il Sud Italia è l’area del Paese con la crescita più marcata nella raccolta differenziata. Tra il 2019 e il 2023, lo scarto tra Nord e Sud si è ridotto di 4,5 punti percentuali. Tuttavia, rimangono ancora molte sfide per raggiungere gli standard di regioni come il Veneto (77,7%) e l’Emilia-Romagna (77,1%), che guidano la classifica nazionale.