Roma, 3 dic. (askanews) – Dopo il voto per le politiche e la decisione della Corte costituzionale romena di convalidare il primo turno delle presidenziali si è aperta una settimana politica caldissima per la Romania: l’8 dicembre si deciderà chi sarà il nuovo presidente che nominerà il futuro premier in un Parlamento frammentato in cui i Socialdemocratici (Psd) hanno ottenuto la quota più alta dei voti tallonati dall’estrema destra. Sarà quindi difficile trovare una coalizione di governo stabile e sventare l’ipotesi di un esecutivo sovranista, soprattutto se al ballottaggio di domenica vincerà il candidato filo-russo Calin Georgescu, che se la dovrà vedere con la leader dell’Usr Elena Lasconi.
Altra possibilità potrebbe essere un’alleanza, più allargata, anche con l’Usr di Lasconi, che ieri ha proposto un governo di unione nazionale filoeuropea: Psd, Pnl, Udmr e Usr. “Per me la Romania è importante e i romeni sono importanti. In questo momento non parliamo più di partiti, non parliamo più di politici e non parliamo più di candidati. In questo momento si tratta solo della Romania. Penso che sarebbe bello avere un governo dei Unione nazionale filoeuropea”, ha detto Lasconi sottolineando che di questa coalizione debbano fare parte sia i Socialdemocratici, che i Liberali, come deciso dagli elettori, l’Udmr e anche il suo partito. E sul premier, che potrebbe nominare lei in caso di vittoria al ballottaggio, ha aperto a un esponente Psd o a un tecnocrate.
Sul fronte sovranista, dopo l’appello all’unità di George Simion, anche la presidente del partito di ultradestra Sos Romania, l’eurodeputata Diana Iovanovici Sosoaca, ha inviato un messaggio ai “partiti sovranisti affinché lavorino insieme” per l’elezione di Calin Georgescu a presidente della Romania, nonché per la creazione di un’offerta del governo.
Molti hanno attribuito la causa alla sua rapida ascesa di popolarità sulla piattaforma di social media TikTok. Senza nominare Georgescu, l’ufficio del presidente romeno Klaus Iohannis ha affermato dopo una riunione del Consiglio supremo della difesa nazionale di giovedì scorso che un’analisi dei documenti ha rivelato che “un candidato presidenziale ha beneficiato di un’enorme esposizione grazie al trattamento preferenziale concesso dalla piattaforma TikTok”.