Il caso arsenico a Nizza di Sicilia: l’esperto del sindaco passa all’attacco, mentre la cittadinanza vive nella paura

Il caso arsenico, accertato durante gli scavi nel cantiere di Nizza di Sicilia, ha innescato un’altra polemica con l’esperto del sindaco ing. Salvatore Scaldino. Il gruppo consiliare “Pace e Futuro” in un commento ha scritto “Adesso sarà la magistratura a stabilire se ci sono responsabilità e per questo dobbiamo dire grazie a quei tanti cittadini che lasciati soli hanno fatto sentire la loro voce, all’onorevole Pippo Lombardo che con serietà e responsabilità ha portato le criticità innanzi alle autorità competenti e all’esperto del sindaco ing. Scaldino che invece col video di ieri è stato ingiustamente “scaricato” dall’amministrazione solo per aver detto a gran voce il proprio parere da tecnico”. E l’ing. Scaldino, alla luce di queste voci che vanno e vengono, sulla pericolosità dell’arsenico, ha scritto su facebook “Buonasera ho ascoltato un video poco fà e replico che tutto quello che ho detto sul mio profilo riguardo l’arsenico è stato rilasciato dallo scrivente in qualità di Dirigente della Guardia Nazionale Ambientale su dati certi e certificati da analisi contenuti in una Relazione Ufficiale prima dell’inizio dei lavori di 250 pagine, che porterò alla Procura la prossima settimana al fine di porre rimedio alle cazzate dette fino adesso. Penso che qualcuno passerà i guai tra poco per non aver preso cautele sulla incolumità dei cittadini”. E poi ha continuato: “stanno stravolgendo le aree torrentizie, le piste vietate le asfaltano, oltre alla circolazione dove i camion non rispettano la segnaletica stradale e corrono come disperati su tutto il litorale jonico”. Ed ha concluso: “L’arsenico può causare morte, tumori (in primis tumore al polmone, della pelle e alla vescica), ma anche diabete, malattie cardiovascolari e alterazione del feto in gravidanza. L’esposizione a basse dosi di arsenico ma ripetuta nel tempo, può causare pigmentazione della pelle, lesioni cutanee, ispessimenti della pelle”. Intanto la Procura della Repubblica di Messina ha fatto sequestrare una vasca di accumulo per accertare se l’arsenico supera le soglie consentite dalla legge; nel mentre i cittadini di Nizza di Sicilia vivono nella paura, nel terrore.