Roma, 31 ott. (askanews) – Il Partito liberaldemocratico giapponese (Jiminto), che esprime il primo ministro attuale Shigeru Ishiba, intende avviare i lavori della sessione parlamentare straordinaria che dovrà votare per il nuovo primo ministro l’11 novembre, dopo la pesante sconfitta nelle elezioni per la Camera dei rappresentanti che si sono tenute domenica.
I parlamentari voteranno per il primo ministro il primo giorno della sessione, che dovrebbe durare durare quattro giorni. Se, come prevedibile, nessuno raggiungerà la maggioranza assoluta al primo turno, si voterà un ballottaggio tra i due leader più votati. E’ dal 1994 che non si verifica la necessità di approdare a un ballottaggio.
I pezzi da ’90 dei partiti, in questi giorni, sono impegnati in trattative e negoziati, in parte pubblici. Gli esiti del voto hanno fatto perdere ampiamente la maggioranza assoluta alla coalizione tra il Jiminto e il partito minore di ispirazione buddista (tendenza Soka Gakkai) Komeito. Quindi, se questi vorranno restare al governo, dovranno trovare delle convergenze con altri partiti minori dell’attuale opposizione, in particolare il Partito democratico per il popolo e il Partito per l’innovazione (Ishin no kai) i quali potrebbero essere aghi della bilancia: anche il Partito costituzionale democratico ha bisogno di loro per esprimere un’eventuale nuova maggioranza.
Durante l’incontro, Moriyama, tenendo conto della situazione attuale in cui la coalizione di governo non detiene più la maggioranza alla Camera dei Rappresentanti, ha richiesto la collaborazione per la redazione e la discussione del bilancio supplementare per l’anno in corso e del bilancio per il prossimo anno. In risposta, Shinba ha affermato: “Ci occuperemo di ciascuna questione politica caso per caso”. I due segretari generali hanno quindi concordato di procedere con le consultazioni tra i due partiti per ciascuna questione politica, inclusi i contenuti delle nuove misure economiche.
In ogni caso, Shinba ha confermato che, in occasione dell’elezione per la nomina del primo ministro nella sessione speciale del Dieta, il partito ha deciso di votare per Tamaki, anche nel caso in cui si rendesse necessario un ballottaggio, annullando in questo ultimo caso il voto.
Inoltre, Ishiba avrebbe già recuperato i voti di sei parlamentari rieletti nonostante il suo Jiminto avesse loro revocato il sostegno per il loro coinvolgimento nello scandalo dei fondi neri. I rappresentanti dovrebbero essere reintegrati.
Sei legislatori a cui è stata revocata l’adesione al PLD per il loro coinvolgimento in uno scandalo di fondi politici dovrebbero essere reintegrati nel gruppo parlamentare del partito.
Nel frattempo, il Komeito si sta concentrando sulla scelta di un nuovo leader per sostituire Keiichi Ishii, che ha perso il seggio domenica. Il partito deciderà la data delle elezioni di leadership in una riunione prevista per giovedì.
Il Partito costituzionale democratico, che ha ottenuto molti più voti del previsto, sta a sua volta cercando il sostegno di altri partiti con l’obiettivo di ottenere la carica di primo ministro. Il leader del partito, Yoshihiko Noda, ha incontrato il numero uno del Partito per l’Innovazione, Nobuyuki Baba, e la segretaria generale del Partito comunista giapponese Tomoko Tamura, chiedendo loro di sostenerlo in un eventuale ballottaggio.
Tamura ha successivamente espresso apertura a votare per Noda e deciderà dopo aver consultato gli altri membri del partito. Invece il Partito democratico per il popolo, che come il Partito costituzionale democratico nasce da una scissione del vecchio Partito democratico del Giappone (Minshuto), che tra il 2009 e il 2012 riuscì a conquistare il governo in una rara parentesi lontano dal potere del Jiminto, ha invece rifiutato una richiesta d’incontro col principale partito d’opposizione.