Milano, 27 ott. (askanews) – Vinicio Capossela firma la colonna sonora delle feste, cantandone gioia e malinconia, nel suo nuovo album “Sciusten feste n.1965”: quindici canzoni tra riscritture, rivisitazioni e reinterpretazioni di brani natalizi e tre inediti, con la partecipazione di alcuni ospiti speciali come Marc Ribot, Greg Cohen, Mikey Kenney, Vincenzo Vasi e le Sorelle Marinetti e omaggi, espliciti e impliciti, da Tom Waits allo swing italoamericano.
È un disco “che ha una storia vera alle spalle e continua ad avercela”, ha spiegato Capossela, raccontando dei concerti che si sono svolti ogni dicembre per 25 anni, dal 1999 ad oggi, al “Fuori orario”, locale storico affacciato sui binari della ferrovia a Taneto di Gattatico, Reggio Emilia. Una storia unica, raccontata anche nel film documentario “Natale Fuori Orario”, con Capossela protagonista, presentato all’ultima Festa del Cinema di Roma.
Le canzoni vengono registrate solo nel 2020 e poi quest’anno la pubblicazione perché “il momento è così buio che, così come succede col Natale, ci si augura che pubblicarlo sia un po’ un modo di avviarsi verso la luce, ma sono soltanto gesti propiziatori, non hanno particolare valore”. Infatti, ha precisato, non ci sono “intenzioni socio-politiche, è proprio un disco che si ritaglia questo tempo fuori dal tempo, che è quello delle feste”.
Anche il titolo dell’album ha una storia, nasce da un ricordo di famiglia, un foglietto su cui il padre di Capossela, Vito, storpiò in “Sciusten Feste”, riportando il ricordo a orecchio, il nome “Schützenfest”, le feste fra tiro al bersaglio e musica della tradizione germanica. Nel disco quindi “c’è la famiglia, ma anche la seconda famiglia”, ha spiegato il cantautore “per esempio nei concerti al ‘Fuori orario’ abbiamo dato ricovero alle nostre seconde famiglie, che si celebrano nella amicizia, tutto quel mondo che esiste quando chiudi la porta di casa: è un disco di famiglia sì, ma molto, molto allargata”. (Lucilla Nuzzo)