Genova, 25 ott. (askanews) – “Giorgia Meloni ci ha chiesto ancora fiducia, ma ora servono risultati concreti. Noi la fiducia gliel’abbiamo data in cabina elettorale: ora abbiamo bisogno di un risultato tangibile. Abbiamo chiesto un provvedimento che congeli le gare partite prima del decreto legge…”. I rappresentanti dei balneari raccontano così i dieci minuti di colloquio avuti con la presidente del Consiglio al termine del comizio di chiusura della campagna elettorale di Marco Bucci a Genova. A parlare è Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia, organizzazione aderente a Confindustria Turismo, che insieme a Bettina Bolla di Base Balneare ha incontrato Meloni dopo l’interruzione del comizio. E il clima è di grande “delusione”, unita alla consapevolezza che “non possiamo che sperare nel governo”. Ma il decreto legge non sarà cambiato, e ora si può solo “rimediare ai danni”, come dice il responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, ai balneari venuti a Genova: “Un anno fa le associazioni hanno scelto di rischiare, noi abbiamo accettato il rischio e adesso che non è andata benissimo cerchiamo di rimediare ai danni”.
“La presidente del Consiglio ci ha chiesto fiducia, ci ha espresso le grandi difficoltà in cui si è mossa su questo dossier”. E ha chiarito che di cambiare il decreto legge non se ne parla: “Ci ha detto che se il decreto viene modificato ci sarebbero dei problemi con la Commissione europea. L’abrogazione del tavolo tecnico per la mappatura per noi è stato un errore ma ci ha detto che non c’era altra possibilità. Ci ha chiesto di avere fiducia: Meloni parlava di esproprio, ma in realtà questa è una confisca”, perchè “non si riconosce neanche un indennizzo” in caso di perdita della concessione.