Roma, 25 ott. (askanews) – In media nei paesi dell’area euro l’inflazione percepita dai consumatori e la aspettative sul suo andamento futuro hanno continuato ad attenuarsi. Nel frattempo sono rimaste stabili le aspettative su crescita dei redditi e delle spese, così come quelle sull’economia in generale, mentre sono marginalmente peggiorate le attese sulla disoccupazione. È la fotografia scattata dall’ultima indagine della Bce sulle attese dei consumatori.
A settembre, riporta la Bce, l’inflazione percepita dai consumatori sulla media dei passati 12 mesi sia è attestata al 3,4%, dal 3,9% rilevato ad agosto. E nel confronto con lo stesso mese di un anno prima l’inflazione percepita risulta calata di 5 punti percentuali.
Per la crescita economica i consumatori mantengono delle attese negative: in media meno 0,9% sui prossimi 12 mesi, prosegue la Bce, mentre le aspettative di disoccupazione nello stesso orizzonte sono salite al 10,6%, dal 10,4% registrato ad agosto. Il fatto che le aspettative dei consumatori restino solo marginalmente più elevate rispetto all’attuale tasso di disoccupazione percepito (10,3%) “implica un mercato del lavoro complessivamente stabile”, o osserva l’istituzione di Francoforte.
L’istituzione monetaria ha tagliato i tassi di interesse a giugno e a settembre, dopo una pausa a luglio, ma a ottobre ha operato un nuovo taglio (le riunioni monetarie si svolgono ogni sei settimane) e complessivamente finora ha ridotto i riferimenti per l’eurozona di 75 punti base (0,75 punti percentuali). E’ atteso che tagli ulteriormente i tassi anche a dicembre.
Questo mentre nell’eurozona l’inflazione ha mostrato moderazione più rapida del previsto, a settembre è scesa all’1,7% su base annua a fronte di un obiettivo della Bce che è del 2% (ma su un periodo ragionevolmente lungo, non sul singolo mese, peraltro a causa di effetti statistici l’indice potrebbe momentaneamente risalire nei prossimi mesi). Nel frattempo un altro elemento di preoccupazione è la debolezza dell’attività economica e delle imprese, in particolare nel manifatturiero, che potrebbe contribuire a accelerare la disinflazione.