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Arsenico nei cantieri ferroviari di Nizza, “Rifiuto non pericoloso”. Ma i sindaci jonici vogliono vederci chiaro

Il terreno contenente arsenico trovato nei cantieri di Nizza-galleria Sciglio del progetto del raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo è stato classificato come rifiuto non pericoloso e sarà conferito come tale in un impianto esterno autorizzato. Ad affermarlo è Antonino Pulejo, presidente del Consorzio Messina-Catania lotto nord, assicurando che si stanno “mettendo in campo tutte le attività previste per garantire la massima tutela di lavoratori e popolazione nei territori interessati dagli scavi della galleria”.

“Dagli esiti delle indagini – prosegue Pulejo – il terreno oggetto delle analisi è stato classificato come rifiuto non pericoloso. L’indagine condotta su metalli aerodispersi nella galleria ha riscontrato valori inferiori ai limiti previsti per la salute dei lavoratori. Allo stesso modo, per quanto alla salute pubblica, le concentrazioni rinvenute non originano rischi per la salute umana in caso di esposizione da inalazione di polveri. Appena rilevati gli aumenti della concentrazione di arsenico nelle terre della galleria Sciglio, durante le ordinarie attività di controllo svolte dai tecnici interni e da laboratori esterni e indipendenti, nel rispetto delle prescrizioni ambientali sul progetto, il Consorzio ha avvisato le autorità competenti. Sono state immediatamente attivate tutte le misure previste in casi di questo tipo, coinvolti i soggetti preposti alla gestione del tema come Arpa Sicilia, RFI, Italferr, Prefetto di Messina, Regione Sicilia, Città Metropolitana di Messina, Comune di Nizza, Comune di Alì Terme, promuovendo una richiesta di incontro tecnico per la gestione delle terre e rocce da scavo. In tale riunione, effettuata in data 18 ottobre – si legge sempre nella nota inviata dal Consorzio Messina-Catania lotto nord – è stata ipotizzata una soluzione a breve termine che prevede il conferimento come rifiuto presso impianto esterno autorizzato”.

Analisi, rassicurazioni, dati e numeri che però continuano a non convincere del tutto sindaci e amministratori locali della riviera jonica, in particolare di Nizza di Sicilia, Alì Terme e Roccalumera, che continuano a manifestare dubbi e perplessità e chiedono maggiori certezze. Nel frattempo, ricordiamo che mercoledì 30 ottobre è stato organizzato un incontro aperto al pubblico nell’aula consiliare di Nizza.

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