Una «tassa di scopo» sulle sigarette nella legge di Bilancio per finanziare la sanità pubblica. Questa la misura che – come scrive il Corriere della Sera – potrebbe entrare nella Finanziaria del governo nazionale dopo l’apertura alla richiesta dall’Aiom, l’Associazione italiana di oncologia medica, da parte della vicepresidente del Senato Castellone. Aumentando di 5 euro il costo dei pacchetti di sigarette la tassa porterebbe nelle casse statali circa 13,8 miliardi di euro per sostenere il Servizio sanitario nazionale. L’altro obiettivo è disincentivare l’abitudine al fumo, che è la causa del 90% dei casi di tumore al polmone.
Pacchetti di sigarette più economici in Italia – Vanno anche sfatate delle false convinzioni – sottolinea il Sole24Ore – come quella che i prezzi siano già molto alti: se in Italia nel 2021 un pacchetto costa circa 6 euro, in Inghilterra costa 12 euro, in Francia 9, in Romania 8, in Olanda 6,90, in Polonia e Germania 6,46. Solo in Spagna il costo è minore e pari a 5,54 euro. Nel 2024, però, un pacchetto di uno dei maggiori marchi di sigarette in Italia ha il costo di 6,20 euro contro i 12,50 della Francia. Anche gli Usa hanno stabilito costi alti, intorno agli 8 dollari.
Altro falso mito – prosegue il quotidiano economico – è che gli italiani si ribellerebbero ad una tassa di scopo sulle “bionde”: secondo un’indagine del 2024 dell’Istituto Mario Negri, infatti, il 62% dei connazionali si dice favorevole a tale misura, finalizzando i ricavi al Ssn.