Roccalumera – La mensa scolastica non va, i genitori protestano, il sindaco non sente

Parafrasando il detto “bastone e carote” a Roccalumera gli alunni delle Elementari per pranzo mangiano anche e solo “lenticchie e carote”. Ma il dramma che stanno vivendo i bambini non è solo per il pranzo misero, povero di carni e di proteine; è il sistema che non funziona, che sta sollevando un sacco di critiche in tutte le famiglie, in tutti i genitori. Chi amministra la mensa scolastica dovrebbe organizzarsi meglio nella gestione del servizio, perché non è possibile lasciare quindici alunni a digiuno (il Comune ha provveduto dopo a rifornire i ragazzi), come non è possibile portare a tavola le pietanze oltre l’orario previsto. Inoltre la ditta, la stessa ditta che da anni gestisce il servizio mensa scolastica, continua, forse con leggerezza, a commettere gli stessi errori. Disagi che hanno infiammato gli animi delle mamme, che hanno creato una certa tensione anche con gli amministratori comunali, distanti da queste difficoltà, come distante è il primo cittadino onorevole Giuseppe Lombardo nel risolvere le tante criticità. Sindaco i familiari sono esasperati, la mensa scolastica fa acqua, ci sono malumori e lei sta a guardare. Nella riunione dei genitori, alla presenza della dirigente scolastica, del funzionario Caspanello e del consigliere Caminiti, le mamme hanno denunciato a voce alta il disservizio; ma lei evidentemente non sa o non vuole sentire. Necessita dare un equilibrio al servizio, necessita riportare ordine tra chi conta quanti sono giornalmente gli alunni che hanno bisogno del pasto caldo (a volte sbagliando) e chi recepisce il messaggio, perché lo scollamento sta proprio qui.