La scorsa settimana ha fatto molto discutere tra gli addetti del settore turistico la notizia che il Governo nazionale avrebbe in mente di estendere la tassa di soggiorno per tutti i Comuni. L’imposta – è l’idea – potrebbe essere applicata da ogni comune per finanziare il turismo ma anche il decoro urbano e la sicurezza e sarebbe a esclusivo carico del viaggiatore, senza gravare sugli albergatori.
Sul tema abbiamo contattato il presidente degli albergatori di Taormina, Gerardo Schuler, il quale ha subito sottolineato che “durante l’incontro con il Ministero del Turismo e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sono state formulate delle rassicurazioni sul fatto che non ci saranno aumenti, che gli adempimenti saranno semplificati e che l’imposta sarà destinata al turismo”.
Qual è la posizione di Federalberghi Taormina?
“Da parte nostra – spiega Schuler – ribadiamo la contrarietà all’adozione di meccanismi che favoriscano l’aumento della pressione fiscale sulle famiglie e sulle imprese”.
Taormina come ha reagito?
“Abbiamo ben accolto la chiara presa di posizione dell’assessore comunale al Turismo Jonathan Sferra che ha immediatamente tranquillizzato albergatori e operatori turistici, dichiarando che a Taormina non ci saranno incrementi dell’imposta di soggiorno”, il cui ultimo aumento è del settembre 2023.
Cosa vi aspettate adesso?
“Ci auguriamo che si arrivi presto alla soluzione di aspetti della normativa attuale che non funzionano o funzionano male” precisa il presidente di Federalberghi Taormina.
E cosa proponete e suggerite?
“Proponiamo di stabilire che l’imposta sia contenuta entro un tetto massimo, in misura ragionevole, che non ecceda il livello attuale, e di definire un meccanismo semplice da comunicare al cliente e facile da applicare per il gestore, riducendo al minimo gli adempimenti formali”.
E poi?
“Bisogna adottare un regolamento quadro, per assicurare uniformità sul territorio nazionale. Infine riteniamo sia necessario garantire la trasparenza sull’utilizzo del gettito della tassa di scopo, che dovrà essere restituito al turismo”