Gallio (VI), 18 set. (askanews) – “In tanti campi, proprio in questi mesi, in questa settimana, si sta discutendo di come l’intelligenza artificiale potrebbe aiutare tantissime attivit umane, per quello che stiamo noi approfondendo, l’abbiamo fatto anche ad esempio con Federico Faggin, l’inventore del microchip, qualche settimana fa in Consiglio Regionale, l’attenzione che dobbiamo portare che le macchine non hanno le intuizioni, la sensibilit, la fantasia che pu avere un essere umano. Possono sicuramente aumentare, amplificare le capacit e l’attivit di lavoro di tante persone, per poi devono sempre essere guidate dall’essere umano. Ad esempio nel campo medico c’ la possibilit di fare diagnosi e di creare anche un panel di cure specializzate per la singola persona, per la decisione finale la deve sempre prendere in medico perch la macchina non pu avere la sensibilit, l’attenzione, l’acutezza, l’intelligenza che l’essere umano pu porre su situazioni delicate come quelle che possono essere in ambito appunto medico della sanit che riguarda la salute e la vita dei nostri cittadini. Sono grandi opportunit ma che devono essere guidate, non possiamo sederci e aspettare che appunto una macchina prenda le decisioni per noi, prenda appunto iniziative che non possono essere prese da una macchina ma che devono sempre avere un controllore finale che l’uomo, l’uomo preparato, formato e informato per appunto deve esserci sempre la qualit e l’intelligenza umana alle spalle che guida l’intelligenza artificiale”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, durante la Summer School di Motore Sanit in corso a Gallio, sull’Altopiano di Asiago.
