Roma, 14 set. (askanews) – “A questa nave spagnola non è mai stata impedita la possibilità di andare ovunque tranne che in Italia perché non potevamo più essere il campo profughi di tutta Europa: mai nessun governo e mai nessun ministro nella storia è stato messo sotto accusa o processato per aver difeso i confini del proprio paese. L’articolo 52 della Costituzione italiana recita ‘la difesa della patria è sacro dovere del cittadino’. Mi dichiaro colpevole di aver difeso l’Italia e gli italiani, mi dichiaro colpevole di aver mantenuto la parola data”. Lo afferma Matteo Salvini in un video pubblicato su Instagram in cui commenta la richiesta di sei anni di reclusione da parte dei pm di Palermo nell’ambito del processo Open Arms.
“Il 29 luglio 2019 – ricorda Salvini nel video – una nave spagnola di una ong spagnola, la Open Arms, salpa da Siracusa diretta a Lampedusa, dove non arriverà mai. Improvvisamente cancella la destinazione dal diario di bordo e si dirige verso le coste libiche. Il primo agosto riesce a intercettare un barcone con dei clandestini a bordo: da quel momento comincia a navigare per il Mediterraneo raccogliendo altri clandestini e puntando verso l’Italia”.
“Durante la navigazione nel Mediterraneo abbiamo sempre soccorso e fatto sbarcare malati, donne incinte e minori a bordo. Insieme ai colleghi di governo avevo firmato il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane. Grazie alla mia azione di governo erano diminuiti sbarchi, morti e dispersi nel mar Mediterraneo. Nell’anno precedente al mio arrivo gli sbarchi erano stati 42700, durante il mio mandato al ministero dell’Interno gli sbarchi si sono ridotti fino a 8691. Dopo di me gli sbarchi purtroppo tornarono a salire superando quota 21mila nello stesso periodo”, puntualizza Salvini.