Ravello (Salerno), 26 ago. (askanews) – (di Cristina Giuliano) “La cultura e la musica sono le migliori soluzioni che abbiamo”, “la luce per illuminare” un mondo sempre più complicato dove mancano certezze e pace. Parola di George Pehlivanian, bacchetta talentuosa, fortemente riconosciuto a livello internazionale ed emotivamente legato all’opera e al bel canto italiano, fin dalla prima infanzia attraverso la madre, soprano. “La musica – dice il maestro ad askanews – è una lingua internazionale. Non abbiamo bisogno di parlare. C’è solo una lingua che è la musica. E questa musica ci serve per dare amore al nostro mondo. Io penso che sia nostra responsabilità, responsabilità come leader, direttore d’orchestra, pianista, violinista”.
Il legame con l’Italia è fortissimo per il direttore d’orchestra. “Io sono cresciuto – afferma – a Siena, all’Accademia Musicale Chigiana, dove mia mamma (Arpine Pehlivanian, ndr) era cantante, soprano e ha fatto l’Accademia con Gino Bechi e altri maestri grandissimi”. E proprio sul tema italiano Pehlivanian a Ravello ha tenuto ad agosto un concerto che ha visto impegnata la Slovenian POA Festival Orchestra e come solista il giovane ma ineccepibile violino di Andrea Cicalese. Non a caso per l’esibizione Pehlivanian ha scelto l’Italian Serenade di Hugo Wolf e la Sinfonia n. 4 in la maggiore, op. 90, nota anche come Italiana, di Mendelssohn.
Cultura e diplomazia culturale: soprattutto la diplomazia della musica, in un mondo così complicato e complesso quanto è importante? “La cultura è come un punto, un punto che riunisce i diversi paesi, le diverse religioni, i diversi intelletti. Noi abbiamo bisogno di un mondo di pace. Oggi manca la pace, manca la certezza di avere un futuro per i nostri bambini, per i nostri figli. La musica è una lingua internazionale. Non abbiamo bisogno di parlare. C’è solo una lingua ed è la musica. Non c’è un’altra soluzione che fare dei concerti con bellezza, saggezza e fuoco, un fuoco giusto per dare all’uomo questa certezza di cui abbiamo bisogno adesso, questo fuoco. Abbiamo bisogno di dare luce, illuminare il mondo. E la cultura e la musica sono le migliori soluzioni che abbiamo”.