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A "Piazza Generali Cattolica" in ascolto dei desideri degli italiani

Rimini, 26 ago. (askanews) – Contribuire alla creazione di una societ sana, resiliente e sostenibile, dove le persone possano progredire e prosperare, e guardare al futuro con rinnovata fiducia. il modo attraverso il quale Generali interpreta il ruolo d’impresa responsabile. Ed quello che stato presentato al Meeting per l’amicizia fra i popoli nello spazio espositivo alla fiera di Rimini e nel corso di alcuni dibatti organizzati seguendo il tema dell’essenziale, come proposto dagli organizzatori.

“L’approccio alla sostenibilit deve essere un approccio sistemico che guarda a diverse dimensioni – dice l’amministratore delegato Gruppo Leone Alato, Igor Boccardo -. Non esiste solo quella ambientale che quella pi conosciuta e quella pi comune, ma ci sono anche dei temi economici e dei temi sociali. E deve essere un approccio di lungo periodo: chiaro che bisogna guardare all’immediato, a un miglioramento immediato, ma con un’ottica di raggiungimento di risultato nel lungo periodo”.

Secondo i dati pi recenti – citati nel corso di una tavola rotonda sulla prevenzione per un sistema sistema sanitario sostenibile – la salute la priorit per l’81% degli italiani, ma occorre aumentare l’accessibilit ai servizi sanitari per la maggior parte dei cittadini. Questo possibile solo se il privato integra alcuni servizi anche grazie l’utilizzo di nuovi modelli e l’investimento in tecnologia.

“Il sistema pubblico, che uno dei migliori sistemi a livello globale per quanto riguarda la sanit pubblica, sotto pressione e in difficolt – ricorda Francesco Bardelli, Chief H&W e Connected Business Development Officer di Generali Italia e Ceo di Generali Welion -; la domanda in crescita; il trend demografico non aiuter perch aumenter ulteriormente il crescere di elementi di cronicit e quindi di domanda ancora crescente di prestazioni mediche e quindi il privato pu venire in aiuto”.

Il gruppo era presente al Meeting di Rimini con la Business Unit Enti Religiosi e Terzo Settore, la struttura a servizio di chi opera nella Chiesa, nell’Associazionismo Ecclesiale e all’interno del variegato mondo che compone il Non Profit ed il Terzo Settore.

“Quello che voi vedete qui nel Pozzo dei Desideri – spiega il responsabile Piero Fusco – sono tutte storie vere, sono storie che noi abbiamo ascoltato e vissuto, sono storie con cui noi abbiamo cercato di seguire il mondo del terzo settore. Cio sono storie che ci hanno dato quella parte esperienziale che servita poi anche nel nostro lavoro. Quindi tutte storie vere e tutte storie che ci raccontano nell’ambio dell’ambiente, del sociale, della fragilit e della disabilit, ci raccontano le storie stupende che accadono in Italia attraverso queste persone che si occupano degli altri”.

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