Milano, 26 ago. (askanews) – L’Autorità olandese per la privacy(DPA) ha inflitto a Uber una multa di 290 milioni di euro. Secondo l’authority, Uber avrebbe trasferito i dati personali dei tassisti europei negli Stati Uniti e non avrebbe salvaguardato adeguatamente i dati. Secondo la DPA olandese, ciò costituisce “una grave violazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR)”. Lo fa sapere la Dpa in una nota. “Nel frattempo, Uber ha posto fine alla violazione”, spiega sempre l’autorità olandese.
“In Europa, il GDPR protegge i diritti fondamentali delle persone, imponendo alle aziende e ai governi di trattare i dati personali con la dovuta attenzione”, ha detto il presidente della DPA olandese Aleid Wolfsen. “Ma purtroppo questo non è evidente al di fuori dell’Europa. Pensate ai governi che possono attingere ai dati su larga scala. Per questo motivo le aziende sono solitamente obbligate ad adottare misure aggiuntive se conservano dati personali di cittadini europei al di fuori dell’Unione Europea. Uber non ha soddisfatto i requisiti del GDPR per garantire il livello di protezione dei dati per quanto riguarda il trasferimento negli Stati Uniti. Questo è molto grave”, ha concluso.