Milano, 19 ago. (askanews) – Aumenta del 14% nell’ultimo anno l’offerta di stanza in affitto, ma crescono anche i prezzi che sono saliti del 6%, portando la media nazionale a 475 euro al mese. Lo rileva un rapporto pubblicato dal portale immobiliare Idealista.
Il prezzo medio di 475 euro al mese è molto inferiore a quello che si paga per una stanza a Milano, dove tocca i 675 euro di media. Anche altri capoluoghi sono molto più cari: c’è Bologna con una richiesta media di 595 euro al mese, seguita da Venezia (560 euro), Firenze e Monza (525 euro entrambe), quindi Brescia e Roma rispettivamente con 520 e 500 euro. Con prezzi sotto la media nazionale troviamo Torino (450 euro) e Napoli (380 euro). In fondo alla graduatoria, Reggio Calabria è la città più economica per affittare una stanza, con un prezzo medio di 180 euro, seguita da Potenza e Benevento con 200 euro al mese.
“Negli ultimi anni, il costo degli appartamenti in affitto è diventato sempre più oneroso, spingendo molti a considerare la condivisione dell’abitazione. Si tratta di una scelta adottata soprattutto dalle classi sociali più vulnerabili e dai giovani, perché consente di ridurre lo sforzo economico”, spiega Vincenzo De Tommaso, portavoce di idealista. “In alcune città dinamiche come Milano, i prezzi delle stanze condivise stanno raggiungendo il limite della sostenibilità. A Milano, per esempio, i costi delle stanze si stanno avvicinando a quelli dei monolocali, rendendo queste soluzioni meno appetibili rispetto a un affitto indipendente”.
Secondo De Tommaso, “affittare stanze è diventato molto più redditizio per i proprietari rispetto a concedere in locazione un intero appartamento. Di conseguenza, in molti hanno colto l’opportunità, determinando un netto incremento dell’offerta di camere in appartamenti condivisi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.
Milano e Roma rappresentano insieme il 50% dell’offerta nazionale di stanze in appartamenti condivisi, con Milano al 35% e Roma al 15%. Altri mercati importanti sono Bologna (4,4%), Torino (3,8%), Padova (3,1%), Modena (2,5%), Firenze (2,2%) e Napoli (2%). Complessivamente, questi centri catalizzano i due terzi dell’offerta di stanze condivise a livello nazionale.
L’aumento significativo dell’offerta è stato compensato da una domanda che ha continuato a crescere su scala nazionale, permettendo ai prezzi di mantenere un trend al rialzo, come rilevato da Idealista. La pressione della domanda è rimasta pressoché stabile a livello nazionale, con una leggera flessione dell’1% rispetto all’anno precedente, ma con un incremento in 35 capoluoghi. Tra questi, Trieste ha registrato una crescita straordinaria del 450%, seguita da Bergamo (229%), Trento (154%), Monza (136%), Verona (106%) e Rimini (104%).