Taipei, 3 ago. (askanews) – L’algerina Imane Khelif non l’unica pugile controversa alle Olimpiadi di Parigi. A Taiwan tutti sostengono Lin Yu-ting che sta gareggiando in Francia e che come Khelif era stata sospesa dalla Federazione Internazionale di Boxe dai Mondiali del 2023, in seguito a test non meglio specificati che le valutavano come troppo androgine.
Per il Comitato Olimpico Internazionale invece le due atlete sono in regola. E in questo bar di Taipei hanno seguito il match che ha visto Lin battere l’uzbeca Sitora Turdibekova nella categoria 57 chili. La taiwanese ora ai quarti di finale.
“Penso che forse la criticano perch la testa di serie numero uno, ma io ho visto i suoi video alle elementari e alle medie ed una ragazza” dice Tracy Wu, una studentessa.
Commuove anche la storia della pugile, che si mise i guantoni per imparare a proteggere la madre da un uomo violento. Per Hannah Huang, l’esempio di Lin Yu-ting “pu incoraggiare persone vittime di violenza domestica. Pu essere” dice “un supporto morale”.
“Qualcuno penser che sembra troppo mascolina, ma se sta gareggiando alle Olimpiadi perch ha passato tutti i test e non c’ nulla da dire” commenta Connor Wang.
E a Taipei non perdonano JK Rowling, l’autrice di Harry Potter che si lanciata in una crociata social accusando Imane Khelif di essere un uomo che picchia le donne con soddisfazione.
“Sono molto delusa perch quando eravamo piccole Rowling stata importante. Non so se le sue critiche colpiscano Lin Yu-ting, forse era fan di Harry Potter” dice Tracy Wu, e l’amica Hannah rincara “S, perch una persona influente. Condividere in questo modo notizie non verificate, una grossa delusione”.