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Lavoro, in vigore l’errore scusabile, opposizione: è nuovo condono

Roma, 3 ago. (askanews) – “Violazioni sanabili e casi di non punibilità per errore scusabile”, il titolo dell’articolo 6 del decreto legislativo 103/2024 in materia di semplificazioni che consente alle aziende di sanare le piccole inadempienze, quelle punite con una sanzione fino a 5mila euro. “Un nuovo condono in materia di sicurezza sul lavoro”, attaccano le opposizioni.

La norma, entrata in vigore venerdì 2 agosto, e messa in evidenza oggi in un articolo del Manifesto, prevede che “per le violazioni per le quali è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria non superiore nel massimo a 5mila euro, l’organo di controllo incaricato, nel caso in cui accerti, per la prima volta nell’arco di un quinquennio, l’esistenza di violazioni sanabili, diffida l’interessato a porre termine alla violazione, ad adempiere alle prescrizioni violate e a rimuovere le conseguenze dell’illecito amministrativo entro un termine non superiore a 20 giorni dalla data della notificazione dell’atto di diffida. In caso di ottemperanza alla diffida, il procedimento sanzionatorio si estingue limitatamente alle inosservanze sanate”. Il testo precisa che “l’istituto della diffida amministrativa non si applica a violazioni di obblighi o adempimenti che riguardano la tutela della salute, la sicurezza e l’incolumità pubblica e la sicurezza sui luoghi di lavoro” ma l’opposizione è molto critica e parte all’attacco della ministra del Lavoro Maria Elvira Calderone.

“La ministra – afferma il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, – in nome di una presunta semplificazione, si appresta a un altro condono per le aziende sulla sicurezza sul lavoro allentando i controlli e concedendo 20 giorni per sanare le piccole irregolarità. Così facendo umilia ancora di più il difficile lavoro degli ispettorati del lavoro. Un ignobile gioco elettorale che viene definito ‘errore scusabile’ in nome di una visione dello Stato che alza le pene ai poveracci e sana gli errori dei potenti. Il Governo predica bene e razzola male, senza mai assumersi una responsabilità davanti al paese, rifilando un codicillo all’interno dell’articolo 6 del decreto semplificazione. Sulla sicurezza nei luoghi di lavoro non si scherza, la nostra opposizione sarà durissima fino a quando non ritireranno questa oscena sanatoria”.

Per la capogruppo del M5S in commissione Lavoro alla Camera Valentina Barzotti “siamo alle solite: sulla sicurezza sul lavoro questo Governo piange le vittime degli incidenti, facendo promesse roboanti, ma poi nella pratica fa di tutto per depotenziare i controlli. L’ultima follia si chiama ‘diritto all’errore scusabile’. Si rischia di portare al ‘tana libera tutti’, come raccontato oggi al ‘Manifesto’ da un ispettore del lavoro secondo cui, se in un cantiere edile viene trovato un lavoratore non in regola con il contratto, l’azienda può appellarsi alla ritardata comunicazione alla Cassa edile; a quel punto egli non può più opporre niente e il datore di lavoro ha 20 giorni di tempo per mettere a posto le cose. Alla ministra Calderone diciamo di smetterla di predicare bene e razzolare male. Nel primo semestre di quest’anno sono morte sul lavoro 469 persone, il 4,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Basta sanatorie e condoni, non si può continuare a giocare sulla pelle dei lavoratori”.

Durissima Avs: “A questo punto non ci sono più dubbi, il Governo Meloni non ha nessuna intenzione di contrastare gli incidenti sul lavoro. Non basta l’ideona della ministra Calderone di dare il preavviso per le ispezioni, umiliando così il lavoro degli ispettori, a vantaggio dei consulenti che lei ha rappresentato fino a poco tempo. Infatti, arriva anche il ‘diritto all’errore scusabile’, infilato nel decreto legislativo 103/2024. Se l’impresa compie una violazione sanzionata fino a 5 mila euro le si abbona tutto. A questo punto il nostro atto di accusa è diretto e severo: in questo modo incidenti e morti sul lavoro aumenteranno, questo Governo iperliberista sta giocando con le vite di uomini e donne che lavoro per guadagnarsi da vivere. Ritiri il decreto semplificazioni che è una vera e propria porcata”, afferma Franco Mari, capogruppo di AVS nella commissione Lavoro della Camera.






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