Domenica sera, 30 giugno, in chiesa, al termine della celebrazione eucaristica per il rientro del Pellegrinaggio dal Tindari 2024, Violetta Ferraro, in rappresentanza di tutti i pellegrini, comunica all’Assemblea come hanno trascorso i giorni del viaggio e ringrazia l’organizzazione che lo ha reso possibile, insieme al sacerdote Don Ettore Sentimentale. Si è rivelata una bella testimonianza di pellegrini che hanno camminato insieme e condiviso una forte esperienza di fede. Pertanto hanno dimostrato il vero senso del pellegrinaggio, hanno messo in evidenza il valore del sacrificio vissuto ogni momento, con fatica ed emozione, facendo amicizia e solidarietà sotto il manto di Maria che ha indicato la meta ed ha portato a Gesù il Signore che è via, verità e vita. La nostra vita, infatti, è un “essere per” ed il cammino è il simbolo di ogni uomo e di ogni donna, capaci di fare non solo un pellegrinaggio fisico, di fatica, di sacrificio, mettendosi sulla strada, ma anche un pellegrinaggio interiore attraverso la conoscenza di sé, la lotta spirituale, l’ascolto della Parola. Il vero viandante è sempre un viandante dello spirito alla ricerca dell’approdo di salvezza che in questo caso è Maria, sotto il titolo della Madonnina del Tindari, la stella del mare, l’arca dell’alleanza, la luce della fede, la gioia della pace, la dimora dell’amore, la madre di Dio, la via della salvezza.
Grazie come chiesa sinodale che cammina insieme e sa rendere i cristiani figli dello stesso Padre, tutti fratelli, anche con quelli che se ne stanno in disparte ma con il cuore aperto al mistero grande e profondo, dentro cui restiamo immersi, uniti dall’infinito amore divino. Grazie a tutti i pellegrini testimoni della necessità della fede che aiuta a camminare in questo mondo incerto, smarrito, vuoto, irto di menzogne e di paure che ostacolano la pace ed il bene.