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mercoledì, Novembre 27, 2024
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Colpo di scena in FI: Edy Tamajo lascia il seggio europeo a Caterina Chinnici e prenota la guida della Regione

Colpo di scena all’interno di Forza Italia in piena zona Cesarini: Edy Tamajo, recordman con 121 mila preferenze alle elezioni Europee ha deciso di rinunciare al seggio e di rimanere in Sicilia, dove guida l’assessorato alle Attività Produttive nella giunta Schifani. Una decisione che assegna così a Caterina Chinnici il secondo seggio conquistato da FI nella circoscrizione Isole.
A darne l’annuncio sono stati il leader di Fi Antonio Tajani e il governatore Renato Schifani, alla presenza di Tamajo che già all’inizio della campagna elettorale aveva sottolineato che avrebbe messo a disposizione del partito il suo risultato. Un bottino considerevole che da’ Tamajo in ascesa nel partito e c’è già chi intravede per lui – come sottolinea l’Ansa – una futura candidatura a governatore dell’Isola. Una sorta di contropartita alla luce del fatto che Caterina Chinnici era la candidata di punta dello stesso segretario nazionale Tajani, il quale per questo motivo – e, soprattutto, per evitare di finire dietro altro big delle preferenze – aveva deciso di non candidarsi in Sicilia.

Chi è Caterina Chinnici

Figlia di Rocco Chinnici, magistrato ucciso dalla mafia nel 1983, per la neo eletta si tratta del terzo mandato al Parlamento europeo: è già stata a Strasburgo, eletta come indipendente nelle liste del Pd nel 2014 e nel 2019. Dopo la sfida (fallita) due anni mezzo fa per la guida della Regione siciliana come candidata dei Dem, aveva aderito a FI. Alle europee ha ottenuto 93 mila preferenze ma non le sono bastate, superata da Tamajo con 121 mila voti e da Marco Falcone, l’altro assessore regionale (all’Economia), che ha superato quota 100 mila e che a differenza del suo collega si trasferirà a Bruxelles. A sostenere Chinnici, oltre ai dirigenti azzurri, è stato anche il Mpa di Raffaele Lombardo, che aveva stretto un accordo pre-elettorale con Tajani.
Ora il nodo rimpasto in Regione per Schifani

Archiviata la questione Bruxelles, Schifani adesso affronterà il nodo rimpasto o rimpastino. Certamente il presidente dovrà assegnare la delega all’Economia che gli sta per consegnare Falcone, ma c’è anche la casella agricoltura da sistemare, delega al momento nelle mani di Schifani. Le discussioni interne ai partiti della maggioranza sono già in corso, ogni alleato ha le proprie grane da risolvere, spetterà al governatore fare sintesi.

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