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venerdì, Novembre 22, 2024
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Europee, le ultime novità sulle liste. Ecco tutti i probabili candidati messinesi

Elvira Amata (FdI), Giuseppe Antoci (M5S), Cateno De Luca (Libertà), Bernardette Grasso (FI), Nino Germanà (Lega), Sonia Alfano (Azione), Maria Flavia Timbro (Pd) i messinesi che stanno scaldando i motori per le Europee

Mancano poco più di due mesi alle elezioni Europee e un mese circa alla scadenza dei termini per la presentazione delle liste e dei candidati. La politica è sempre più in fermento. La Sicilia rientra nella circoscrizione Isole, che include anche la Sardegna. Cinque anni fa gli otto eletti previsti sono stati tutti siciliani. Molto probabilmente potrebbe accadere la stessa cosa anche con il voto dei prossimi 8 e 9 giugno. Se così fosse, come avevamo già scritto, la ripartizione dei seggi tra le forze politiche potrebbe essere così suddivisa: 2 parlamentari europei a FdI, 2 al Pd, 1 al M5S, 1 alla Lega, 1 a FI e 1 alla lista Libertà in quota Cateno De Luca qualora la sua variopinta compagine dovesse superare il quorum del 4%.

La variabile De Luca, con la sua lista e i suoi 17 (?) simboli, è una novità rispetto al 2019 con cui tutti i partiti, soprattutto a Messina e provincia, dovranno fare i conti. Tra gli outsider ci sono anche Azione di Caro Calenda e la costituenda lista ‘Stati Uniti d’Europa’, dopo la rumorosa intesa che vede tra i principali protagonisti Emma Bonino e Matteo Renzi (con annesse polemiche sull’adesione o meno al progetto di Totò Cuffaro).

Fratelli d’Italia – Chi avrà più seggi ovviamente è Fratelli d’Italia. Due eletti sono sicuri, che scatti anche il terzo è molto difficile. Quasi sicuramente a trainare la lista sarà la premier Giorgia Meloni, che dovrebbe sciogliere la riserva nelle prossime settimane, per candidarsi come capolista in tutte le circoscrizioni. Questo ovviamente inciderà, per il principio dell’alternanza di genere, anche sulle quote rosa. La lista è composta da otto candidati, di cui sei ‘siciliani più due sardi e dovrà rispettare la parità di genere. Come un po’ per tutti i partiti, a pesare saranno soprattutto gli equilibri e le dinamiche tra i territori di Palermo e Catania. Al momento la lista di FdI dovrebbe prevedere la riconferma del palermitano, ex FI, Giuseppe Milazzo, mentre sul fronte catanese un posto dovrebbe essere appannaggio dell’ex assessore regionale Ruggero Razza, vicino al ministro Musumeci. Anche se nelle ultime ore è aumentato il pressing su Manlio Messina, altro big catanese e attuale vicecapogruppo vicario di Fdi alla Camera. La provincia di Messina dovrebbe essere rappresentata dall’attuale assessore regionale Elvira Amata.

Forza Italia – Nel partito guidato da Antonio Tajani, e che cinque anni fa veniva trainato dal consenso verso Silvio Berlusconi capolista, si prospetta uno scontro interno a suon di preferenze tra il catanese Marco Falcone, assessore regionale all’Economia, e il palermitano Edy Tamajo, assessore regionale alle Attività produttive. Un altro posto, dei sei previsti per i siciliani, dovrebbe andare a Caterina Chinnici, eletta cinque anni fa col Pd, figlia di Rocco Chinnici – magistrato ucciso dalla mafia. Poi l’agrigentina Margherita La Rocca Ruvolo e, infine, potrebbe esserci la new entry Antonello Antinoro, palermitano in quota Noi Moderati, vicino a Saverio Romano. A rappresentare l’area di Messina dovrebbe essere la deputata regionale Bernardette Grasso.

Lega – Per quanto riguarda la Lega, sfumato l’accordo con l’Mpa di Lombardo mentre rimane ancora avvolto dal mistero quello con l’Udc di Cesa, è stata già indicata la capolista alle Europee che sarà l’uscente Annalisa Tardino. L’altra candidatura quasi certa è quella del catanese Raffaele Stancanelli, ex FdI, che ha avuto il via libera dallo stesso Salvini. In lista dovrebbe esserci anche il senatore messinese Nino Germanà, segretario provinciale e fervente sostenitore del Ponte sullo Stretto. La sua presenza o meno dipenderà anche dagli incastri relativi alle quote rosa e alla rappresentanza delle altre province siciliane. Per il resto c’è l’incognita Sammartino, l’assessore regionale all’agricoltura, vice di Schifani in giunta e big delle preferenze.

M5S – Giuseppe Conte ha calato l’asso dell’Antimafia con il messinese Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi e attuale presidente onorario della fondazione Caponnetto. Antoci sarà capolista del M5S nella circoscrizione Isole. Nel frattempo i grillini, come rientra nel loro regolamento interno, hanno aperto le auto-candidature per le elezioni Europee che si chiuderanno il 2 aprile. Tra le altre candidature, come riportava La Sicilia nei giorni scorsi, si fa il nome dell’ex procuratore capo di Agrigento, attuale procuratore generale di Cagliari, Luigi Patronaggio.

Pd – Il Partito democratico anche in Sicilia paga lo scotto delle diatribe interne a livello nazionale. Nel messinese si aggiungono anche le tensioni in vista dell’assemblea congressuale per eleggere il nuovo segretario provinciale, che sarà preceduta dai congressi di circolo che si svolgeranno dal 2 al 17 aprile. Quanto ai papabili candidati alle Europee, neppure la recente visita in Sicilia della segretaria Elly Schlein sembra abbia fatto registrare significativi passi in avanti nelle trattative. Si parte dall’uscente Pietro Bartolo, in lista dovrebbe esserci anche la messinese Maria Flavia Timbro. Sembra invece naufragata l’ipotesi di candidare il segretario della Cgil Sicilia.

Sud chiama Nord-Libertà – La lista che sta mettendo in piedi Cateno De Luca continua a ingrandirsi, arruolando sovranisti, euroscettici fino a no vax, all’insegna del motto ‘Libertà’. Il leader di ScN sarà probabilmente capolista in tutte le circoscrizioni e tra i candidati in Sicilia ci sarà anche la presidente del partito Laura Castelli, principale indiziata per traslocare a Bruxelles se dovesse scattare il seggio. Tra i volti noti anche Capitano Ultimo, colui che ha arrestato Totò Riina, e Piera Aiello, ex 5 Stelle e prima testimone di giustizia ad essere eletta in Parlamento. Potrebbe essere candidato anche Edy Bandiera, vicesindaco di Siracusa ed ex assessore regionale. Considerati i molteplici accordi, c’è da capire che tipo di garanzie saranno date alle varie sigle che sostengono la lista.

Azione – Il volto di Azione in Sicilia sarà quello di Sonia Alfano, figlia del giornalista assassinato dalla mafia di Barcellona Pozzo di Gotto nel 1993.

Dario Rinaldi

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