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venerdì, Novembre 22, 2024
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Nuovi incontri al Ministero della Salute per salvare il Ccpm di Taormina. Cautela e ottimismo tra i genitori dei pazienti

Corsa contro il tempo per evitare la chiusura del reparto di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale “San Vincenzo” di Taormina. Le interlocuzioni istituzionali proseguono a vari livelli. Proprio in questi giorni a Roma al Ministero della Salute si è tenuto un nuovo incontro che ha visto seduti intorno a un tavolo Marco Mattei, capo di Gabinetto del Ministro Schillaci, il prof. Tiziano Onesti, presidente dell’ospedale pediatrico ‘Bambino Gesù’ della capitale (al quale è collegato il centro taorminese), e Salvatore Sammartano, capo di Gabinetto del governatore Schifani. Proprio quest’ultimo, il dott. Sammartino, lo scorso 12 marzo aveva accolto a Palermo una delegazione dei genitori dei piccoli pazienti del centro di Taormina, chiamati i ‘guerrieri del Ccpm’, che avevano organizzato una protesta davanti Palazzo d’Orleans.

Obiettivo della protesta e obiettivo di queste nuove trattative a livello istituzionale è ottenere una deroga al decreto Balduzzi, evitando di procrastinare ulteriormente la proroga alle attività del reparto pediatrico di Taormina, in scadenza il prossimo 31 luglio.

“Accogliamo con ‘controllato’ ottimismo l’incontro a Roma tra i principali attori interessati alla vicenda, che ci vede da mesi in prima linea per il mantenimento della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina” commentano i genitori del comitato ‘I guerrieri del Ccpm’. “Finalmente – evidenziano – il Ministero della Salute, i vertici dell’ospedale ‘Bambino Gesù’ di Roma e dell’assessorato alla Salute della Regione Siciliana sono riusciti a sedersi l’uno di fronte all’altro. Da mesi siamo costretti a dover difendere il diritto alla Salute dei nostri figli, dinanzi alla decisione della Regione Siciliana di chiudere la Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, dopo l’apertura del Centro di Palermo. E questo nonostante la Cardiochirurgia di Taormina risulti essere uno dei centri di eccellenza italiani”.

La chiusura è motivata dal rispetto delle indicazioni del Decreto Balduzzi, in base al quale la Sicilia può avere solo una struttura di questo tipo.

“Abbiamo però più volte evidenziato, anche con il supporto dei nostri legali – sottolineano le mamme e i papà riuniti nel comitato – che tale Decreto in virtù della questione legata alla nostra Insularità e difficoltà infrastrutturali, può assolutamente essere bypassato, ed è previsto nella stessa Legge Balduzzi. Ci è stato dunque riferito che, finalmente, tutti convergono sulla necessità di mantenere aperta la Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina e che adesso si attuerà un tavolo tecnico per trovare le risorse economiche e risolvere le questioni tecniche”.

Le famiglie dei pazienti del Ccpm si dicono fiduciose in una soluzione positiva “che possa dare a tutti noi, ai medici, agli infermieri e a tutti i dipendenti della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, una stabilità lavorativa e programmatica. Dal canto nostro, in caso questo non avvenga, siamo pronti ad attuare anche azioni legali che tutelino il diritto alla salute dei nostri figli e di tutti i bambini cardiopatici. Azioni che – concludono – intraprenderemo in tutte le sedi opportune ove fosse necessario”.

(Dario Rinaldi)

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