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venerdì, Novembre 22, 2024
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Caro-voli, i nuovi sconti per i residenti coperti con i soldi dei siciliani?

Il M5S e il Codacons accendono un faro sull’iniziativa annunciata dal governo regionale guidato da Renato Schifani relativa agli sconti per i siciliani estesi in tutti gli aeroporti italiani.

“Sul caro-voli c’è un problema a monte – affermano in una nota i deputati M5s in commissione Trasporti all’Ars -: mesi fa con il dl Asset Urso e Salvini ci avevano raccontato la favoletta del problema risolto, ma in realtà sono finiti per aggravare un andazzo molto poco edificante. Così, per le imminenti feste pasquali, i voli da e per la Sicilia girovagano attorno ai 700-800 euro a tratta, roba da far accapponare la pelle. A rendere ancora più tragicomico il tutto arriva Schifani, che vuole approntare un meccanismo di sconti del 25% per i siciliani che verranno coperti… con i soldi dei siciliani. Nel frattempo, le compagnie aree continuano a fare il bello e il cattivo tempo beatamente. Questo accade solo perché in Italia abbiamo un governo, quello di Meloni, che i problemi fa soltanto finta di risolverli”.

È intervenuta pure Italia Viva con il parlamentare Davide Faraone: “Il provvedimento del governo Schifani sul caro voli è degno dei provvedimenti grillini. Inutili sconti per tutti che rimpinguano le casse delle compagnie aeree e non danno benefici ai siciliani, oggi alcuni biglietti per Roma sono arrivati a quasi 800 euro. Solo sperpero di danaro pubblico. E poi – ha proseguito – è un provvedimento che non porterà alcun beneficio al turismo. L’unica cosa che avrebbe dovuto fare il governo regionale è il taglio della tassa d’imbarco e della tassa di soggiorno, ne avrebbero beneficiato i siciliani e avremmo incentivato l’arrivo dei turisti con un rafforzamento della nostra economia. Ma ormai Forza Italia non si occupa più di tagliare le tasse ma solo di provvedimenti assistenziali”.

Ieri era stato il Codacons a plaudire alla misura ma, allo stesso tempo, a giudicare insufficiente l’intervento. “Bene lo sforzo profuso dalla Regione Siciliana in tema di caro-voli, ma ancora non basta, e serve fare di più per combattere le speculazioni sui prezzi dei biglietti aerei. Quanto fatto dalla Regione – aveva sottolineato l’associazione – non può certo bastare, perché abbattere le tariffe dei voli ricorrendo a fondi pubblici non rappresenta la soluzione al problema: le speculazioni sui prezzi dei biglietti vanno bloccate alla fonte, attraverso interventi normativi tesi a calmierare le tariffe e sanzionare pesantemente chi lucra sulle partenze dei siciliani. Servono in particolare norme ad hoc che dichiarino fuorilegge gli algoritmi utilizzati dalle compagnie aeree per far salire a livelli stellari i prezzi dei biglietti in occasione delle partenze dei cittadini, una forma di inaccettabile speculazione sulla pelle dei consumatori”.

In serata ha provato a smorzare le polemiche lo stesso governatore Schifani: “Sul tema del caro-Voli abbiamo fatto esposto all’Antitrust. Sul tema mi sono mosso su due linee: favorire la concorrenza e ho lavorato per far arrivare un terzo vettore in Sicilia, Aeroitalia, utilizzare le somme compensative per l’insularità stanziate nella Finanziaria nazionale. Le somme le abbiamo utilizzate per gli sconti, diretti con le compagnie aderenti e con la nostra piattaforma. Siamo partiti con Roma e Milano. Adesso abbiamo esteso a tutti gli aeroporti di Italia. C’è una polemica di associazioni di consumatori – ha aggiunto – che dicono che si poteva fare di più: accetto le critiche ma le associazioni potrebbero anche dire che qualcosa si sta risolvendo. Ma io non mi lascio condizionare”, ha concluso Schifani.

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