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sabato, Novembre 23, 2024
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Taormina: da Casa Grandmont a Case Popolari (di Pippo Manuli)

Recentemente, è emerso che il Comune di Taormina ha stretto un accordo con l’Istituto Case Popolari, un’intesa che risale al 2020 e che prevedeva la possibilità di costruire abitazioni popolari nella storica città. Un documento successivo ha identificato il sito di Casa Grandmont come potenziale area per questo progetto, attribuendo la proprietà a un pittore belga. Tuttavia, questa narrazione si scontra con la realtà storica e documentale. Gli atti pubblici e notarili dipingono un quadro diverso: Casa Grandmont è stata acquisita dal Comune tramite una donazione vincolata, effettuata nel luglio del 1981 dal notaio Paderni. Dietro a questa generosa donazione, vi era l’interessamento del Cav. Carlo Zuccaro, come evidenziato dalla documentazione conservata presso il Comune. La proposta di trasformare un bene di rilevante interesse storico e culturale in case popolari ha suscitato non poche perplessità. Le osservazioni critiche, ripetute nel tempo, hanno procurato una diffida a procedere con l’iniziativa. Le ragioni di tale opposizione sono molteplici: oltre a considerazioni politiche sulla non opportunità di collocare case popolari nel centro storico, vi sono questioni legali, legate alla natura della donazione. L’alienazione di un bene donato per uno scopo specifico, mascherata da un accordo con l’Istituto Case Popolari, sembra non essere stata adeguatamente pubblicizzata. Le delibere di giunta non menzionano il sito di Casa Grandmont, e tale alienazione non era prevista nel piano delle alienazioni del Comune, nemmeno dopo la dichiarazione di dissesto finanziario. Questa controversa operazione, iniziata dalla precedente amministrazione, sembra continuare anche con l’attuale governo cittadino. È fondamentale che l’orientamento dell’amministrazione venga chiarito e comunicato ai cittadini di Taormina. In considerazione di ciò, si sollecita il Presidente del Consiglio Comunale a convocare una seduta urgente per discutere la questione di Casa Grandmont e valutare, insieme ai rappresentanti del popolo taorminese, l’opportunità di tale alienazione, sempre nel rispetto dei vincoli legali esistenti. Il Cav. Carlo Zuccaro, che tanto si è adoperato per il bene della comunità, si starà certamente domandando come le sue intenzioni possano essere state così mal interpretate. La sua eredità, destinata a migliorare la vita dei taorminesi, rischia di essere deviata da un percorso che lui non avrebbe mai auspicato. (Pippo Manuli)

– Nella foto il Municipio di Taormina –

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