In Sicilia è in difficoltà lo sviluppo di frutta e ortaggi. Negli invasi siciliani a gennaio c’era il 13% di acqua in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A lanciare l’allarme è Coldiretti che sottolinea come l’inverno ‘bollente’ stia mandando la natura in tilt, in particolare nel Sud Italia. Un inverno che – spiega l’associazione – ha fatto segnare fino ad ora una temperatura superiore di 1,7 gradi la media storica dei mesi del periodo 1991-2020, accompagnata da una preoccupante siccità che mette a rischio le semine di cereali, legumi, ortaggi ma anche il foraggio nei pascoli che risulta in netto calo. La mancanza di acqua provoca ripercussioni anche sui costi per le imprese aumentati anche per il rialzo delle quotazioni del foraggio.
Nel frattempo la Regione Siciliana cerca di mettere una pezza per sostenere, attraverso un bando da 5 milioni di euro, gli investimenti effettuati per il ripristino dei terreni agricoli danneggiati da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici. Gli interventi saranno rivolti agli investimenti per il ripristino degli agrumeti danneggiati dai seguenti patogeni: con riferimento alle pomacee, il batterio Erwinia amylovora; alle drupacee, il virus della Sharka (Ppv); per gli agrumi, il virus della Tristeza (Ctv) e il malsecco degli agrumi Plenodomus tracheiphilus. La ristrutturazione delle coltivazioni potrà avvenire attraverso varietà di particolare interesse per il mercato e ampliando il calendario di offerta degli agrumi.
(Marta Galano)