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venerdì, Novembre 22, 2024
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15enne intubata e in ventilazione meccanica, è stata salvata grazie a un intervento congiunto tra il Ccpm Taormina e il Policlinico di Messina

Una ragazzina di 15 anni è stata salvata grazie all’intervento congiunto dell’équipe di Terapia intensiva pediatrica (TIP) del Policlinico ospedaliero “G. Martino” di Messina e gli specialisti del centro di Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina (CCPM). Ancora una volta un esempio efficace di lavoro in rete nella gestione dell’emergenza-urgenza pediatrica. La giovane, giunta da un’altra città siciliana, presentava un grave quadro di insufficienza respiratoria causato da una severa infezione da influenza H1N1. Intubata e in ventilazione meccanica, la quindicenne è stata assistita in terapia intensiva applicando le più avanzate tecniche ventilatorie: dalla convenzionale all’oscillatoria ad alta frequenza, alla somministrazione inalatoria di ossido nitrico. A distanza di circa 36 ore dal ricovero – data la persistenza di un quadro polmonare ancora fortemente critico e refrattario alle tecniche di ventilazione più avanzate- i sanitari hanno deciso di richiedere l’Ecmo (Extra Corporeal Membrane Oxygenation); procedura eseguita dal team multidisciplinare del centro di Cardiochirurgia e Cardioanestesia del CCPM di Taormina, dirette dal dott. Sasha Agati e dal dott. Enrico Iannace. L’Ecmo è una tecnica che supporta le funzioni vitali mediante circolazione extracorporea e a cui si ricorre in condizioni di severa insufficienza respiratoria o cardiaca; consente, infatti, di mettere a riposo cuore e polmoni e intervenire con un trattamento medico sul paziente. “La stretta collaborazione tra i centri di Messina e Taormina – spiega la professoressa Eloisa Gitto, direttrice della TIP –  si è rivelata essenziale. È un caso tipico che valorizza l’importanza di un buon funzionamento della rete delle emergenze pediatriche in quanto la tempestività delle azioni poste in essere e la possibilità di contare su strutture che affrontano ogni giorno emergenza possono fare la differenza e assicurare ai nostri piccoli pazienti i trattamenti più sicuri”.

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