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sabato, Novembre 23, 2024
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La “deregulation” del sindaco di S.Teresa di Riva ha scatenato la rabbia dei vigili urbani, della minoranza e dei sindacati

“Fra 30 giorni faremo una prima revisione, all’assessore Domenico Trimarchi il compito di verificare il tutto con la massima attenzione avendo lui questa importante delega. La deregulation che c’è stata non è più possibile e mi auguro che ci sia una consequenzialità per evitare di dover prendere ulteriori provvedimenti”. Lo ha dichiarato il sindaco Danilo Lo Giudice, concludendo quella tanto discussa (e da dimenticare) riunione con i vigili urbani. Quindi fra trenta giorni bisogna rivedere il lavoro fatto dalle guardie municipali e “chi non se la sente, ha sentenziato ancora il sindaco, può chiedere serenamente di essere assegnato ad altro servizio”. Parole pesanti, come pesante è stata la sua espressione “la deregulation che c’è stata…” come se ci fosse in atto una ribellione dei vigili urbani alle norme che disciplinano l’attività; una sorta di sovvertimento. Non sappiamo quale sia stato il problema che ha fatto scattare la molla al primo cittadino, perché è una persona perbene e corretta, in difesa degli impiegati comunali, gentile col pubblico, grande lavoratore. Questo suo anomalo e inconsueto comportamento ha fatto scendere in campo la minoranza e i sindacati in difesa dei vigili urbani. Nino Bartolotta, capogruppo dell’opposizione ha detto che “il sindaco accusa la polizia locale, ma il responsabile è lui”, mentre la Cisl, per bocca del responsabile Funzione Pubblica, Giovanni Coledi, ha chiesto un incontro urgente. Anche i cittadini si sono schierati a favore dei vigili urbani, con l’assessore al ramo Domenico Trimarchi che non ha mosso foglia, estraneo ai fatti. Come finirà? Fra trenta giorni sapremo i risvolti.

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