S.Teresa di Riva – Per il capogruppo della minoranza, Nino Bartolotta, ci potrebbe essere una sorta di complicità tra l’amministrazione del sindaco Danilo Lo Giudice e il titolare della ditta, Antonino Onofaro di Naso, che gestisce la raccolta dei rifiuti soldi urbani in tutto il territorio comunale. E spiega pure i motivi. Il contratto dei sette anni, tanto doveva durare l’appalto della raccolta rifiuti porta a porta, è scaduto (primo maggio 2023) e il sindaco glielo ha prorogato prima per sei mesi ed ora per altri sei mesi, per cui dovrebbe scadere il 30 aprile 2024. E ogni anno in più di lavori la ditta Onofaro percepirebbe un milione di euro per volta. E si chiede, Bartolotta, possibile che necessitano mesi e mesi prima che venga effettuata la nuova gara d’appalto? Il sindaco ha spiegato che l’iter sta procedendo regolarmente, che ci sarebbero diverse ditte iscritte a partecipare e che la pratica è in mano alla Centrale Unica di Committenza, ma non si muove foglia, per cui il lavoro è stato prorogato ancora alla ex ditta. A questo punto Bartolotta si chiede: “C’è complicità tra il sindaco di Santa Teresa di Riva e la famiglia Onofaro che gestisce il servizio dei rifiuti?”. Il capogruppo della minoranza sta portando avanti questo caso e sicuramente se ne parlerà nella prossima riunione consiliare, anche perché la tassa sulla spazzatura sta alleggerendo le tasche dei cittadini.