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Andavano a caccia insieme l’ex poliziotto di Furci e il muratore di Roccalumera. La storia dell’uccisione

Furci Siculo – Pippo Catania, 63 anni, ex poliziotto, e il suo assassino, Tanino Nucifora 57 anni di Roccalumera, muratore, andavano a caccia insieme. Da anni. Entrambi sposati, entrambi con figli. Ultimamene però tra i due i rapporti si sono incrinati e di colpo non si sono più frequentati. Non si conoscono i particolari, su cui stanno lavorando gli investigatori. Però Nucifora quando è stato interrogato dai carabinieri avrebbe detto che l’ha fatto, per motivi personali. Fatto sta che il muratore di Roccalumera si è armato di fucile, lo stesso col quale andava a caccia ed ha messo in atto, con cinica freddezza, l’aggressione mortale. Nucifora lavora come muratore in una casa sul lungomare di Furci, ad angolo con la via Cristoforo Colombo, che porta sulla Nazionale; finito il suo lavoro pomeridiano invece di andare a  casa a Roccalumera si è seduto sulla macchina ed ha atteso Catania, consapevole che sarebbe arrivato, come faceva spesso, per giocare a carte con gli amici. E Pippo è arrivato, si è seduto ed ha fatto qualche passata a briscola. C’erano amici e curiosi attorno al tavolo, ad assistere. Quando il gioco è finito, l’ex poliziotto si è alzato per ritornare a casa, ma ha fatto pochi passi sul marciapiede davanti il bar Il Moro, che è stato affrontato da Nucifora. Uno, due secondi, poi il 57enne di Roccalumera gli ha puntato il fucile contro e con cinica freddezza gli ha sparato tre colpi. Persone che erano li vicino hanno visto il feroce assassino (addirittura a qualcuno è schizzato pure qualche goccia di sangue addosso), che con calma è salito in macchina, ha raggiunto Roccalumera, ha varcato la soglia della caserma, e si è costituito ai carabinieri. Ha consegnato il fucile e poi ha raccontato perché l’ha fatto: motivi personali. Eppure la gente con cui abbiamo parlato ha definito questo crudele assassino, una persona umile, dedita alla famiglia e al lavoro. Una persona cui è scatta di colpo la molla per ammazzare Catania, o che avrebbe meditato da tempo l’uccisione?  Non si sa. Sappiamo che è morto un galantuomo, che il tranquillo paese di Furci è sconvolto e che la gente è sotto choc. (nella foto Nucifora e Catania) – Il sindaco Matteo Francilia ha dichiarato: “Non ci sono parole per descrivere il dolore che sta vivendo l’intera comunità, il nostro paese è a lutto. Pippo Catania oltre ad essere stato un uomo delle istituzioni, svolgendo il suo ruolo in modo egregio nella Polizia di Stato, è sempre stato un amico di tutti, generoso e al servizio del prossimo, personalmente per me molto di più di un amico, un fratello maggiore. Il mio pensiero e le mie preghiere sono rivolte alla famiglia, alla moglie Loredana, ai genitori di Pippo, ai figli, ad iniziare dal nostro assessore Giovanni Catania, alle sorelle Ada e Maria, ai cognati, nipoti e parenti tutti. L’intera comunità è sconvolta”.

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