Roccalumera – Alla presenza del sindaco e di vari esponenti dell’amministrazione comunale si è tenuta la conferenza stampa del Gruppo Folklorico Triskélion che ha annunciato pubblicamente -in diretta streaming, sui social e di fronte ai vari giornalisti del comprensorio ionico messinese- la prossima partenza per la Corea del Sud, dove parteciperà al Festival Internazionale del Folklore di Yeongdong. “Siamo orgogliosi di poter esportare le nostre tradizioni in una terra così lontana; sicuramente è un’occasione irripetibile e un onore sia per il Gruppo che per l’intera comunità di Roccalumera, titolata “Città del Folklore” ha affermato il presidente del gruppo, Placido Navarria. Durante la conferenza sono intervenuti anche il indaco di Roccalumera, e l’assessore alla Cultura e alle Tradizioni Popolari, che hanno fortemente ribadito le profonde potenzialità del folklore per il territorio di Roccalumera, augurando al Gruppo di portare in alto il nome del nostro Bel Paese e complimentandosi per questa preziosa opportunità di rappresentare le tradizioni siciliane nel mondo. A testimonianza di ciò, il Gruppo partirà il 5 ottobre alla volta di Seul ed i 28 artisti saranno accolti a Yeongdong presso una struttura tipica coreana. Al “Yeongdong World Folklore Festival”, giunto alla 54° edizione, parteciperanno, oltre l’Italia con il Gruppo Folklorico Triskelion, gruppi folklorici provenienti da Kirghizistan, Israele, Sri Lanka, Bulgaria e Sud Africa, e gruppi locali coreani. Gli spettacoli saranno in programma anche in altre grandi città come Daejeon, Cheonan e Wonju, dove sono previsti circa 15.000 spettatori, per poi far rientro in Patria il 18 ottobre. La partenza per la Corea del Sud costituisce uno dei tanti modi per rimarcare sempre di più il legame tra Roccalumera e le sue tradizioni ma è anche un modo nuovo per creare contatti con realtà culturali profondamente diverse dalla nostra e da quelle europee. Alla fine della cerimonia inoltre, il sindaco ha consegnato degli omaggi da presentare alle istituzioni locali coreane e all’Ambasciata d’Italia a Seul, i cui delegati dell’Istituto Italiano di Cultura a Seul andranno in visita al Gruppo siciliano, per sottolineare come il folklore possa costituire non solo un fatto identitario ma anche uno strumento di incontro e di pace tra popoli diversi.