“Forse non è vero niente. Forse adesso mi sveglierò da questi dieci minuti di sonno e scoprirò che è era solo un incubo. Aprirò la porta e lo vedrò tornare a casa”. Purtroppo Kevin Laganà, il giovane messinese rimasto ucciso nel terribile incidente del treno a Brandizzo, non tornerà più a casa. Per l’amato padre, Massimo, che ha trovato la forza di andare nella stazione dove si è verificata la tragedia, sono giornate piene di “coltellate”, come ha raccontato con parole strazianti al Corriere della Sera.
“C’è voluto qualche giorno prima di trovare la forza di andare in quella stazione. Sono arrivato, ho visto tutto quel bianco… Ogni chiazza bianca un resto umano… Ce n’erano così tante che mi mancava il respiro. Ho messo i piedi dove mio figlio li aveva messi quella sera…” ha ricordato Massimo Laganà, che ha trovato “il ciondolo d’argento della catenina che avevo regalato a Kevin. È una croce. L’ho trovata lì, accanto ai binari”.
I ricordi dell’infanzia
Il padre di Kevin (nella foto insieme, dal Corriere della Sera) nel suo racconto ha parlato della bontà del figlio: “un ragazzo buono che si preoccupava per tutti e tutto. Uno che aiutava i vecchietti ad attraversare la strada e non mollava mai un amico in difficoltà… Era un ragazzo innamorato della vita”. E della sua infanzia: “Sono sempre stato io la madre, il padre, l’amico dei miei figli. Anche prima che sua madre se andasse con un altro uomo e ci abbandonasse. È stato – ha spiegato sempre al Corriere della Sera – quando lui aveva tre anni e Antonino, l’altro mio figlio, ne aveva sei. Ma siamo stati benissimo lo stesso. Io faccio il muratore, lavoro nell’azienda di mio fratello e ho potuto gestire gli orari di lavoro e la vita crescendoli senza difficoltà. Sono fiero di loro e le voglio dire che ci ha sempre uniti un’unica cosa: l’amore».
I progetti di vita di Kevin Laganà
Poi i progetti di vita di Kevin: “Era stato assunto con contatto determinato due mesi fa e sognava una casa più grande del nostro appartamento di adesso, che è in una casa popolare. Diceva: “papà, ci prendiamo una casetta indipendente fuori Vercelli, magari con un giardino, un cagnolino, e ce ne andiamo da qui”. Avevamo cominciato a cercare…E poi avrebbe voluto una moto, la sua passione. Nel suo futuro più lontano c’era una famiglia, tanti figli, perché ha sempre amato i bambini”.
L’ultimo messaggio
L’ultimo messaggio Kevin lo ha mandato proprio a Massimo su TikTok, tre parole semplici quanto potenti: “Papà ti amo”. “È stato il suo saluto…” commenta Massimo, tra le lacrime, “È stato il suo addio per me, mezz’ora prima di morire. Adesso ascoltare la sua voce, vederlo, leggere quel che scriveva…coltellate”.