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domenica, Novembre 24, 2024
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“Volare per la Sicilia costa come andare in Usa”, al via le verifiche del Garante prezzi

Contro il caro voli per la Sicilia si muove il ‘Garante per la sorveglianza dei prezzi’. Martedì a Roma si è tenuto un primo confronto tra il Garante Benedetto Mineo e i rappresentanti delle principali compagnie aeree (Ita Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Neos e Wizz Air) per analizzare le dinamiche dei prezzi medi dei biglietti aerei negli ultimi mesi. Al centro delle verifiche il rincaro dei biglietti delle tratte che collegano le città di Roma e Milano con Palermo e Catania. Dai dati diffusi dall’Istat, nel mese di maggio 2023 si sono registrati aumenti medi del 40% su base annua. Per questo alle imprese sono state chieste spiegazioni precise sulle dinamiche dei prezzi che in determinate tratte hanno visto “una variazione anomala”. Lunedì era stato il Codacons a denunciare che “alcuni voli, come quelli per la Sicilia, arrivano a raggiungere in determinati periodi dell’anno i prezzi dei biglietti per gli Stati Uniti, con ripercussioni enormi sugli utenti che hanno necessità di spostarsi in aereo lungo la penisola, magari in occasione delle feste”. Enormi difficoltà che riscontrano non solo i turisti ma soprattutto i tanti siciliani che lavorano, studiano o risiedono a Milano o a Roma e che in estate o per le festività si organizzano per rientrare nei propri paesi di origine e per ricongiungersi con le proprie famiglie. Le imprese dovranno fornire le proprie spiegazioni entro 10 giorni. Dalle compagnie aeree sarebbe arrivata la disponibilità a collaborare pur facendo presente che i rincari sono dovuti all’eccesso di domanda rispetto all’offerta nel contesto post pandemia, a difficoltà nel reperimento del personale e ritardi nelle consegne dei nuovi veicoli, oltre che all’esborso per il carburante comprato mesi fa. Di fronte a i prezzi “del tutto fuori controllo” in un periodo in cui i prezzi dei carburanti per il trasposto aereo hanno registrato un calo superiore al 20%, il Codacons ha chiesto anche al Guardia di finanza di intervenire con un esposto per avere ispezioni nelle sedi dei vettori in Italia. Marta Galano

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