Arrivano le Guardie mediche a rafforzare le fila dei medici di famiglia. Per far fronte al problema della carenza dei medici di base (di cui ci siamo occupati la settimana scorsa) il Parlamento ha approvato ieri una norma grazie alla quale le Guardie mediche che hanno anche il ruolo di medico di famiglia potranno avere in carico fino a 1000 assistiti, contro gli 850 attuali. La norma – che era in scadenza alla fine dell’anno – è prorogata fino al 2026. In Sicilia questo significa garantire l’assistenza di base almeno a 100 mila cittadini in più che erano rimasti senza un medico di riferimento. Ricordiamo l’allarme lanciato nelle scorse settimane da Agenas, l’Agenzia nazionale che cura i servizi sanitari regionali, con l’emorragia dei camici bianchi in tutta Italia senza un vero ricambio generazionale. In Sicilia entro il 2025 i medici di base saranno poco più di 3.300, nel 2021 erano 4000. Solo nella riviera jonica negli ultimi mesi sono andati in pensione medici storici come Argiroffi, Foti, Bartolotta, Garufi. Parisi, Di Tommaso ed altri. Ma le stesse Guardie mediche in questi anni sono state al centro di contese, come a Furci o a Savoca, tra chiusure provvisorie, riaperture e spostamenti a causa dell’inagibilità dei locali. Un tema molto sentito dalle comunità del comprensorio e dai primi cittadini della riviera.