Onorevole Cateno De Luca, i nostri nonni per qualificare ed elogiare una persona meritevole, colta e disponibile, solevano dire “Chiddu, unni si metti sona”. Lei, che da parecchi anni ha avuto in politica un crescendo mozartiano, impersonerebbe oggi quello che hanno sempre detto e sostenuto i nostri nonni. Onorevole, lei ha avuto la capacità e l’ardire di sfidare nel messinese (e in campo regionale poi) i più forti capoccia della politica nazionale, riuscendo con estrema disinvoltura a relegarli all’opposizione. La sua crociata, per quanto riguarda la carriera di primo cittadino, è salpata da Fiumedinisi eppoi a S.Terersa di Riva, quindi Messina ed ultimo il comune di Taormina, spadroneggiando sempre al suo debutto. Dopo Messina, la Perla dello Jonio è stato un traguardo prestigioso per lei ed ora i cittadini elettori si aspettano iniziative concrete a favore del paese e dei taorminesi. Ma la sua cordata Sicilia Vera ha avuto, in quest’ultima tornata elettorale, lusinghiere affermazioni in tanti altri Comuni, specialmente nella zona jonica del messinese (Roccalumera, Alì Terme, ecc.), per cui la mappa politica che porta il suo timbro si è allargata, e di parecchio. Solo a Furci Siculo l’assalto per la conquista del Palazzo municipale non è riuscito, pur riconoscendo le grandi capacità politiche e culturali dell’avv. Francesco Rigano, a cui, secondo noi, andrebbe un sottogoverno in quel di Taormina. Adesso le manca un tassello per coronare il suo progetto politico: quello di governatore della Sicilia, che gli è sfuggito di mano il mese scorso. Forse solo in quell’occasione i comuni che vanno da Capo S.Alessio a Capo Alì, fino a Itala e Scaletta, ancorati ad un campanilismo di antica memoria, potrebbero sognare di diventare un unico Comune, un unico territorio turistico, un’unica Bandiera Blu. E lei lo può fare perché ha competenza, esperienza e soprattutto capacità. (foto Gazzetta Jonica)
L’onorevole Cateno De Luca “unni si metti sona”
