“Non scelte univoche ma decisioni frutto di una visione condivisa”. Rita Corrini, candidata a sindaco della lista “Insieme per Roccalumera” nelle elezioni del 28 e 29 maggio, traccia le linee guida della sua amministrazione nel caso di vittoria elettorale. “Portiamo in dote l’esperienza fatta sui banchi della minoranza. Il nostro gruppo, continua Corrini, ha dimostrato coesione e ha condiviso idee, progetti, dialoghi costruttivi sia con i cittadini sia con i sostenitori del gruppo”.
Il bilancio rappresenta la stabilità di un Comune. L’Anci ha sottolineato la difficoltà di diversi comuni siciliani di approvare i propri bilanci. Quali attività ha in mente di fare per garantire un bilancio sano?
“Sentiamo la responsabilità di dover mantenere il bilancio comunale sano e pronto a rispondere alle esigenze della collettività e le scelte che si faranno saranno sempre nell’interesse della cittadinanza”.
Parlare di politica nel 2023 significa parlare inevitabilmente di PNRR. In che modo il Comune di Roccalumera può cogliere questa opportunità? Si rischia di rimanerne fuori?
“Quella del PNRR è un’opportunità che si può e si deve cogliere, un’occasione che ci permetterà di attingere a risorse ingenti. L’arco temporale è limitato. Abbiamo le professionalità e le competenze giuste per mettere in atto questa progettualità”.
Negli ultimi venti anni si è assistito ad una politica comprensoriale annunciata ma mai messa in atto in modo tangibile. Quale la sua “ricetta” per superare i campanilismi?
“È fondamentale entrare in un’ottica comprensoriale e cogliere le sfide della globalizzazione, attuare scelte condivise, scommettere sulla messa in sicurezza del territorio, sulla posizione geografia, sulle infrastrutture ma anche su canali come, appunto, il PNRR”.
Qual è il punto del suo programma che ha priorità e perché?
“I punti sono tutti prioritari. Si parte dalle necessità dei cittadini, dalle pari opportunità per tutti, per creare sviluppo economico e sociale attraverso la valorizzazione delle risorse. Il turismo è una risorsa importante e centrale. La nostra progettualità è frutto di un confronto con i cittadini. I settori che andremo ad attenzionare vanno dalla solidarietà sociale, alle risorse rappresentate dalle frazioni, al mondo giovanile. Tre gli obiettivi trasversali in ogni punto del programma: sostenibilità ambientale, cogliere le opportunità derivanti da PNRR, cittadinanza attiva e coesione sociale”.
Tanti giovani sono andati via per motivi di lavoro. Cosa farà per cercare di invertire questa triste rotta? Ci sono in Sicilia esempi virtuosi di Comuni che hanno deciso di puntare sui poli tecnologici per incentivare l’imprenditoria giovanile. Ha in mente qualcosa di simile a riguardo o altro?
“Abbiamo pensato di creare uno sportello giovanile che funga da fulcro e da centro di elaborazione di politiche trasversali sia a livello informativo sia a livello di supporto. Abbiamo proposto il progetto ‘Il mondo giovanile tra transizione, sfide ed opportunità’. I giovani hanno bisogno alle volte di politiche e strategie per un supporto”.
Qual è il suo sogno per Roccalumera?
“Il sogno è che diventi un paese vivibile, armonioso, con eque condizioni per tutti i giovani cosicché ciascuno possa trovare la propria dimensione. È importante fare squadra, lavorare insieme ai cittadini per costruire un futuro nostro e dei nostri figli. Abbiamo le risorse e le capacità”.