Casalvecchio Siculo – Per sposarsi nell’abbazia dei Santi Pietro e Paolo d’Agrò, un monumento costruito dai Normanni nel 1117, una coppia di Casalvecchio dovrebbe pagare 2000 euro al Parco Archeologico di Giardini Naxos, che lo ha in gestione. Non solo, questa coppia di sposi per coronare il sogno d’amore in questa abbazia dovrebbe pagare inoltre una polizza assicurativa contro terzi di circa trecento euro. Abbiamo parlato con l’interessato che è rimasto sconcertato per questa folle richiesta del Parco Archeologico di Naxos. Ed ha spiegato: “un giovane di Casalvecchio che vuole sposarsi nella sua terra, nella chiesa dei SS.Pietro e Paolo d’Agrò, col rito civile, che può durare meno di un’ora, deve pagare tutti questi soldi. Eppure il Comune provvede a pulire lo spiazzo, l’abbazia e l’ingresso è gratis. Allora, le persone possono entrare, uscire, visitare i locali, sporcare; chi vuole sposarsi, con una cerimonia intima di venti, trenta persone, deve pagare duemila euro”. Un assurdo. Sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale di Casalvecchio intervenisse sia presso l’assessorato regionale ai beni culturale, sia con il responsabile del Parco Archeologico Naxos Taormina, Gabriella Tigano, direttore dal 2019. Anche le varie associazioni, a tutela del cittadino, dovrebbero intervenire, perché pagare 2000 euro solo per dire si nell’abbazia dei SS. Pietro e Paolo d’Agrò, sarebbe un attentato. Le forze politiche, all’Ars e al Parlamento nazionale, dovrebbero fare chiarezza su questo delicato argomento per dare la possibilità a tutti di sposarsi in questa chiesa del 1117.