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Santa Teresa di Riva
domenica, Novembre 24, 2024
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Santa Teresa di Riva: “il nostro paese e la qualità della vita”

La fine e l’inizio dell’anno nuovo hanno riservato alla Sicilia un tempo di autentica meraviglia per la mitezza del clima. Il calore del sole, la bellezza dei paesaggi, il mare e la campagna hanno dato benessere ai residenti ed ancor di più ai vacanzieri. Il nostro paese è apparso una perla preziosa ed ha goduto grandemente di questo beneficio salutare, che ha fatto apprezzare, tra i problemi che si possono presentare sul piano sociale ed economico a livello nazionale, il pregio di abitare in questo luogo di serenità per la natura favorevole, che rasserena il cuore ed allieta l’anima. Tuttavia sono spuntati due mostri sulla collina, tra il verde che ossigena l’aria, al centro di un’area residenziale, nei pressi di una scuola d’infanzia e superiore, vicino a servizi di pubblica utilità, due antenne di telefonia mobile che campeggiano dall’alto riversando sugli abitanti onde elettromagnetiche fuori controllo. E’ subito esploso l’allarme sociale tra i cittadini, preoccupati di accumulare una potenza di campo eccedente, superiore al limite consentito, che andrebbe a colpire la salute dei più fragili e mettere a rischio la qualità della vita stessa. Sicuramente persistono posizioni controverse in merito al danno per la salute, provocato dall’installazione dei ripetitori e, al momento, la ricerca non fornisce dati sulla sicurezza o meno dell’esposizione ai campi elettromagnetici. Purtroppo le ditte sono favorite dalla legislazione nazionale che ne appoggia lo sviluppo e l’installazione per un miglioramento, che sembra eccessivo ed inutile rispetto alle necessità del servizio pubblico e va a discapito dell’ambiente paesaggistico e del piano urbanistico con vocazione agricola e turistica. L’accumulo di esposizione alle onde elettromagnetiche, invisibili all’occhio umano, già presenti all’interno delle abitazioni, diventa un problema grave per la vivibilità in un bel paese. Infatti le persone non riescono ad assumere un comportamento di tutela di se stessi, sollecitati dalle pressioni del sistema tecnologico e consumistico, e restano vittime inconsapevoli dentro uno spazio altamente inquinato e pericoloso che minaccia la naturalità del paese ed il benessere della gente. In base ai poteri di salvaguardia della salute, nell’osservanza del principio di precauzione, nel rispetto della Costituzione, secondo il regolamento di sviluppo urbanistico, approvato all’unanimità, che predispone siti gratuiti, lontani dal centro abitato, il nostro paese può e deve spostare a monte le postazioni di radio mobile già esistenti, piuttosto dannose, e soprattutto le nuove istanze di impianti delle ditte richiedenti. Solo in questo modo si persegue la via corretta della cautela, sostenuta da tutti i cittadini della comunità, dall’amministrazione impegnata a far eseguire il regolamento comunale e dall’opposizione pronta alla vigilanza, nell’attesa che si chiariscano i risultati della ricerca in merito. Pertanto tutta la cittadinanza è schierata insieme per tutelare la dignità della persona ed il senso della collettività, in difesa dei beni comuni, essenziali all’habitat propizio alla vita, alla fecondità, alla pace, alla felicità. Come si percepisce dall’esperienza in corso è arrivato il momento di agire concretamente, con attenzione, responsabilità e coraggio a favore di un paese sostenibile, adottando provvedimenti giusti contro la diffusione molesta delle antenne per garantire oltre il turismo, l’agricoltura, l’agibilità e il valore della casa, il valore di umanità e di comunità solidale.

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