16.6 C
Santa Teresa di Riva
sabato, Novembre 23, 2024
HomeAttualitàAi Magazzini del Sale di Messina, “Un menù straordinario”, testo tragicomico diretto...

Ai Magazzini del Sale di Messina, “Un menù straordinario”, testo tragicomico diretto dalla regista Stefania Pecora, tratto da “Arcicoso”

La foto di Carmine Prestipino rappresenta l’evento che si è tenuto il 17 e 18 Dicembre, ai Magazzini del Sale di Messina, con la produzione del Teatro dei Naviganti, è andato in scena “Un menù straordinario”, testo tragicomico diretto dalla regista Stefania Pecora e dal’aiuto regista Elvira Ghirlanda liberamente ispirato dall’opera “Arcicoso” di Robert Pinget, riproponendo i temi principali del teatro dell’assurdo. Il risultato è stato molto efficace sul piano artistico, grazie all’inventiva della regia e al contributo essenziale degli attori: Orazio Berenato e Chiara Trimarchi, che hanno sostenuto la fatica di mettere in scena un contenuto nichilista dal tragico epilogo. La performance è stata di elevata qualità, apprezzata sul piano scenico ed interpretata con padronanza e caparbietà, di grande impatto emotivo, trasferito in pieno al pubblico presente, che, attento, coinvolto e sorpreso, ha atteso fino all’ultimo, una svolta di senso alla vita rappresentata. Invece, in apparenza, per i protagonisti non accade nulla e si cade nella noia più tetra, silente, pesante che rende tutto inutile, la varietà dei goffi tentativi intrapresi per cambiare <<status>>, l’immobilità e la vanità dell’esistenza, nonostante il gioco e il fugace divertimento delle maschere assunte, che producono illusione, impotenza e stanchezza. Nessun proposito viene portato a compimento e prende forma il vuoto dell’essere, l’assurdo divenire di ripetizioni senza memoria nè desiderio di affrontare quello che è. Alla ricerca di impegno, cura e dovere, si trascura la continuità del tempo che deprime, scorre fino a quando si perde nella disperazione, nella caduta delle aspettative infinite, nella stessa morte. Restano in sospeso, tra cielo e terra, soltanto la bellezza e la luce della natura che, pazientemente, sa attendere e procura libertà e contatto. Per questo motivo l’esperienza estetica della rappresentazione drammatica, anche nella triste realtà alienata, incatenata di oggi, dove è possibile smarrire la via dell’umanità sacra, opera benefici all’anima e invita a meditare e scoprire come la vita abbia bisogno di essere celebrata, significata e tracciata dalla capacità di scegliere e dalla comunicazione autentica.

I piu' letti

P