Anche il Consorzio Rete Fognante fa i conti con i costi dell’energia e con un conto decisamente salato al quale dover fare fronte. Ma in questo caso non si tratta dei rincari di questi ultimi mesi e l’ente di cui sono soci i comuni di Taormina, Giardini, Letojanni e Castelmola è chiamato a coprire pagamenti che riguardano anche e soprattutto pendenze pregresse per il mancato versamento delle somme dovute ad Enel. All’ente erogatore dell’energia spettano complessivamente circa 4 milioni ed ha accumulato nei confronti del Consorzio un primo credito per somme non pagate, negli anni, da parte del Consorzio pari ad Un milione e 480 mila euro. Al Consorzio è stata, quindi, pignorata una somma di circa 2 milioni.
Proprio in questa fase si sta cercando di procedere al riconoscimento dei debiti fuori bilancio per sbloccare la situazione e quindi arrivare a definire anche il quadro riguardante queste somme. Enel vanta, infatti, anche un’altra maxi-somma di ulteriori 2 milioni e mezzo di euro. Risulta esserci anche una bolletta non pagata di 37 mila euro che risale a 17 anni fa, alla lontana annualità 2005. Sui debiti fuori bilancio sta cercando di mettere ordine e procedere con i relativi adempimenti il Consorzio, con il presidente Mauro Passalacqua che sta portando avanti questo iter in sinergia con i sindaci dei quattro comuni.
Tra il Consorzio e i comuni, invece, farà il suo corso nelle aule di tribunale la questione dei mancati pagamenti delle quote all’ente per le annualità precedenti, con la Rete Fognante che sta portando avanti la sua azione ingiuntiva e la prima udienza presso il Tribunale di Messina che ha già portato di recente alla fissazione della successiva udienza nel giugno del prossimo anno.
