Non c’è una cosa che funzioni lungo i 76 chilometri dell’A/18 Messina Catania. Le lamentele si accavallano, crescono, ma non fanno rumore: manca la mobilitazione generale per protestare contro il Cas (Consorzio Autostrade Siciliane). Non solo il manto stradale in certe zone ancora sfilacciato, non solo i guardrail precari in più punti, son solo caselli vecchi e malfunzionanti, gli alberi che si affacciano sulle carreggiate, adesso anche il telepedaggio è entrato in crisi. Si tratta di vecchi e malfunzionanti impianti che non riconoscono tutti i telepass e che quindi penalizzano gli utenti. Un telepedaggio fatiscente non aggiornato al Servio Europeo (SET), e infine la tanto discussa frana di Letojanni che è entrata nella storia. Otto anni di vergogna, prima con Rosario Crocetta per quattro anni commissario straordinario per la frana, poi con Nello Musumeci. Un’autostrada che parte dalla cosata del mare del Nord, attraversa l’Europa, la Penisola italica, arriva in Sicilia e si conclude a Palermo. Tutta rose e fiori: da Messina in poi (verso Catania e Palermo) una vergogna.