TAORMINA – A distanza di tanti anni, il Comune di Taormina procedere a “sanare” una dimenticanza nell’iter che portò all’attivazione della Via Crocefisso. La casa municipale ha deliberato nelle scorse ore l’acquisizione al patrimonio indisponibile nell’ente di alcuni “beni immobili privati, occupati per opere di pubblica utilità”. L’atto di indirizzo della Giunta richiama i lavori di realizzazione della strada denominata Crocifisso-Villagonia, la Via Crocifisso che collega Taormina centro con la frazione di Villagonia. Nel corso delle attività di cantiere vennero occupati terreni di proprietà privata e che ad oggi non risultano aggiornati in Catasto e neanche mai acquisite al patrimonio del Comune. In pratica, dopo l’occupazione non sono state attivate le pratiche relative alle volture e trascrizioni degli immobili presso l’Agenzia del Territorio, Ufficio Provinciale di Messina.
In particolare una famiglia taorminese, che possiedeva dei terreni in zona, ha sollecitato quanto disposto dal Tribunale di Messina già nel 2003 e da un successivo atto transattivo del 2011, diffidando il Comune a provvedere a tale voltura in proprio favore dei terreni, già di proprietà, ed allo stato intestati “impropriamente” ancora alla stessa, ma di fatto di proprietà comunale. Così il Comune ha attivato le procedure di catastazione e voltura in favore dell’ente comunale presso l’Agenzia del Territorio per risolvere la questione in via definitiva. L’Agenzia del Territorio, alla luce della documentazione prodotta, non ha ritenuto di dover procedere alla voltura, mancando l’atto finale di trasferimento dell’immobile. Il pagamento di quanto dovuto è, invece, avvenuto a seguito di atto transattivo.
A seguito del cambiamento di stato dei terreni, per effetto delle opere di pubblica utilità a suo tempo realizzate dal Comune, l’ente comunale ha comunque l’obbligo di presentare “denuncia di nuova costruzione in catasto, predisposta a firma di un tecnico abilitato”. E per per potere esibire istanza di voltura all’Agenzia del Territorio occorrerà esibire la titolarità del bene mediante atto finale di aquisizione al demanio comunale. Il Comune sta procedendo, insomma, ad eliminare le contestazioni emerse, acquisendo al proprio patrimonio la superficie occupata di circa 1970 mq in zona Fontanella. Si procederà, di conseguenza, alle relative trascrizioni presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari di Messina.