Importante risultato ottenuto a Santa Teresa di Riva dove ieri sono iniziati i lavori di consolidamento dell’abitato di Misserio. Una scommessa vinta dall’amministrazione comunale, che dopo 30 anni mette fine ad un problema a cuore di tutti i cittadini della frazione e di quanti utilizzano la Strada Provinciale 23 per recarsi nei borghi a monte. Grazie al finanziamento dell’assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana di 1 milione 646mila 487 euro a valere sui fondi Po Fesr Sicilia 2014-2020, si procederà a mettere in sicurezza una parte dell’abitato, da decenni interessato da fenomeni di scivolamento. Il progetto, redatto dall’ingegnere santateresino Antonio Ferraro, prevede la realizzazione di muri su pali che consentiranno l’allargamento della sede stradale dagli attuali 4,50 metri circa di larghezza a 9,50 metri comprensiva di marciapiedi, per uno sviluppo di circa 120 metri. Prevista anche la regimentazione delle acque piovane. Il lato torrente sarà occupato da un marciapiede largo circa 2 metri con muretti e ringhiere stile belvedere per godersi il panorama. Ad aggiudicarsi i lavori la Sacorest srl di Favara che ha presentato un ribasso del 37%, mentre a curare le procedure amministrative il responsabile Francesco Scarcella. Il cantiere rimarrà aperto circa un anno con la direzione dei lavori affidata all’ingegnere Giovanni Curcuruto di Furci Siculo. A Misserio, un allargamento della carreggiata, non si vedeva dal 2000 quando il tecnico provinciale Tanino Maggioloti fece allargare l’imbuto all’ingresso del borgo.
“Quella che ho l’onore di rappresentare è l’amministrazione del fare – dichiara il sindaco Danilo Lo Giudice – in grado di mantenere gli impegni assunti. A noi le nostre frazioni stanno a cuore ed in questi anni abbiamo cercato di trovare fonti di finanziamento per investire su di esse evitando lo spopolamento. Inoltre – conclude Lo Giudice – in questi 5 anni siamo riusciti ad eliminare tutte le criticità presenti sulla SP 23 sia rispetto ai restringimenti di carreggiata sia anche rispetto ai cedimenti strutturali che sono stati eliminati”.