Oggi nella nostra riviera circola, come del resto in tutto il mondo, l’idea di ricominciare a vivere, a riprendere le attività di sempre, ma è piuttosto frequente che venga alla mente il pensiero della morte. Per questo motivo si riconosce il limite dell’essere umano, che si scontra continuamente con la fragilità, l’impotenza e la coscienza che non ci si salva da soli. In quest’ottica si possono guardare con un occhio diverso le cose che ci sono, i beni a disposizione e si potrebbero rivedere, in base al tempo disponibile, le cose che contano e vengono prima di tutto.
Così una privazione potrebbe diventare una opportunità per altri aspetti, una mancanza trasformarsi in risorsa e ristabilire un circuito virtuoso per quanto possibile ed essenziale.
È un tempo difficile davvero, ma pure un’occasione per trovare un altro modo di vivere senza gli standard abituali che hanno garantito lo svolgimento della quotidianità, utilizzando l’aiuto reciproco, le risorse del bene comune, la prospettiva della solidarietà come forza vincente per stare meglio tutti, senza privilegi e preferenze per pochi.
Tanti eventi che stanno succedendo dalla peste alla guerra pare che stessero già dentro la società da tempo, anche nella nostra piccola realtà comprensoriale, come il fuoco sotto la cenere, e ciclicamente ritornano, esplodono all’improvviso e si ripresentano per far pagare il conto all’umanità dormiente, accecata, indifferente.
Tuttavia, considerate le varie interpretazioni, il prolungato stato di emergenza sul piano sanitario, sociale, economico e politico, diffuso in modo globale, ha evidenziato, soprattutto nelle comunità di paese, germi di solidarietà tali da suscitare la speranza contro ogni speranza.
Infatti nel mondo si sta, secondo una percentuale statistica rilevante del 75/%, manifestando un rinnovato senso religioso con la propensione ad affidarsi nelle mani di Dio e a praticare una qualsiasi forma di preghiera personale, intimistica, comunitaria ed ecclesiale.
Pare che questa sia la direzione scelta dai cittadini della riviera ionica, impegnati a ripartire e cambiare in meglio, con fiducia e con la responsabilità del domani, secondo la volontà del Signore. Per questo nelle varie comunità parrocchiali fervono i preparativi per svolgere con animo sereno, ricolmo di speranza e sostenuto da preghiere comunitarie, attraverso momenti di meditazione sulla Parola, il tempo della passione e della Pasqua del Signore.