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Concorso letterario: la sezione giovani dedicata alla memoria della 18enne Angelica Abate di Roccalumera

L’Associazione Culturale Centro di Ricerca d’Arte e Poesia “Luigi Bulla” e il suo direttivo, con sede a Catania hanno accolto con entusiasmo la richiesta del vice presidente onorario Camillo Lanzafame (figlio del Poeta Alfredo, al quale è dedicato il premio letterario) di intitolare ad Angelica Maria Abate, il premio della sezione giovani, proprio perchè quest’angelo volato in cielo troppo presto (aveva 18 anni) è stato un esempio di vita per i giovani e non solo; esempio anche per quei genitori che non apprezzano il valore dei figli. Angelica Maria Abate è nata a Roccalumera il 25 marzo 2002, giovane vivace e brillante, di indole buona ed estremamente altruista: ama cantare, ballare, stare in compagnia a prescindere dall’età. Fin da piccola dimostra una forte ed esplosiva personalità accompagnata da evidenti inclinazioni per la scrittura, il disegno e il canto, con una modestia che comunque conserverà in ogni sua qualità e disciplina. Scopre prestissimo un grande amore per la lettura, la notte spesso diventa tempo utile e prezioso per divorare pagine. La sua libreria si arricchisce in contenuti e numeri (circa 250 libri) coreograficamente perfetti. Apre un profilo Instagram – Angelique the Reader – e sposa il mondo dei libri con quello della fotografia. In poco tempo i follower crescono tanto da suscitare interesse da parte di giovani autori e case editrici. (da Edizioni Letterarie “Il Tricheco”) Di seguito la poesia che la mamma Anna Bonarrigo ha dedicato alla figlia Angelica:

ROSA DI MARZO

Torna a farsi inverno

in quel marzo dalle cime

ancora imbiancate.

Bussava alla finestra chiusa

la grandine

come frammenti di cielo

a dar luce alla stanza,

mentre il vento annunciava

il divenir vita

fra le mani preziose di Dio.

Dolce creatura

si placa il temporale

e tutto è silenzio

mentre s’apre un varco fra le nubi

questo mattina

contempla l’incanto

del tuo viso assopito.

Rosa di marzo

cosi’ t’han chiamata

per le tue gote di pesca

e le labbra vermiglio

poggiato ancora un bacio d’angelo

che affidò al mio seno te,

virgulto d’amore.

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