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lunedì, Novembre 25, 2024
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L’ultimo saluto al prof. Giuseppe Sturiale, lascia tristezza e vuoto nelle comunità locali della riviera jonica.

Caro Pippo Oggi, nel giorno della tua rinascita in cielo, nella tua nuova vita ri-costruita, in compagnia dei giusti, ti voglio salutare da vecchio e caro amico. Sei stato un generoso compagno di strada negli anni della storia tanto sofferta e travagliata del tempo trascorso insieme.
Ti voglio ricordare per la tua bella visione del mondo, il desiderio e la fatica di rendere la società migliore, con il tuo stile di vita sobrio ed ecosostenibile, appassionato e laborioso, impegnato e virtuoso, con la dignità del buon lavoratore, in famiglia, a scuola, nella cultura, nella politica e nella società, in qualsiasi luogo ti sei trovato. Ancora tutto parla e parlerà di te, della tua saggezza, delle tue iniziative, delle tue soluzioni, del tuo amore, che è stato un tratto caratteristico della tua personalità, non tanto predicato quanto praticato.
Hai dato tutto di te ai figli che hai cresciuto insieme a Pina la tua amata principessa, fedele compagna di una vita. Il tuo amore si è riversato in abbondanza verso gli studenti tutti, con un occhio particolare per i più problematici, che hanno imparato da quello che hai comunicato e ti hanno sempre stimato come un autentico educatore. Oltre l’insegnamento magistrale della tua disciplina scolastica, sei stato dispensatore di onestà, giustizia, sapienza e verità.
Si è visto sempre questo amore per il tuo paese e tanti altri paesi della riviera jonica che hanno utilizzato le tue competenze a tutela del bene comune ed hanno apprezzato la tua politica a favore dell’ambiente, della legalità e della povertà. Anche i tuoi amici si sono rivestiti del tuo amore, hanno partecipato con te nell’intenzione di cambiare gli errori degli uomini distratti, indifferenti alle problematiche sociali, poco partecipi, ed hanno pure condiviso il pane della tua mensa, i frutti del tuo orto, l’attenzione per i più disagiati che erano i tuoi preferiti e riveriti.
Il tuo amore è divenuto rispetto per chi non era della tua stessa idea, cercava il confronto critico e la dialettica costruttiva della ricerca comune, mentre si trasformava in accoglienza con lo sguardo penetrante dell’intellettuale intelligente dall’approccio globale, anche se qualche volta di parte, comprensivo per vicinanza e bontà della condizione così fragile, alienante ed impotente dell’umanità.
D’un tratto ci sentiamo più soli e impoveriti, nel vuoto e smarriti, insieme tutti quelli, davvero tanti, che hanno saputo cogliere in te la sostanza della persona perbene, la qualità del tuo animo prezioso, la capacità di leggere gli eventi e prevedere il futuro con lungimiranza. La tua mancanza ci priva di una relazione di valore perchè sei stato una forza geniale, un dono naturale e sincero d’amore, un vero maestro e testimone coraggioso, senza timore di affrontare i problemi. Nelle tue battaglie di civiltà per il bene comune ci hai messo il cuore, hai dato sempre con competenza, sapienza e sana politica, dalla parte della povera gente.
Ora ci resta un modello da seguire, l’opera della tua vita esemplare, cittadino attivo a cui guardare, sempre in soccorso dei più deboli e svantaggiati. Adesso voglio ringraziare il Signore che mi ha dato la possibilità d’incontrarti, poterti stare accanto è stato un onore, un privilegio ed una ricchezza, perchè nella diversità abbiamo sperimentato la reciproca benevolenza, il senso di appartenenza al respiro universale dell’essere umano, bisognoso di essere amato nella pace con fedeltà ed unità! Sono sicuro che il Signore ha già preparato per te Pippo un bel banchetto conviviale nella beatitudine del giardino celestiale, dove sarai servito con gioia ed amore dal Dio della gloria, che hai intravisto nella tua dolorosa e straziante sofferenza, provando la sua luminosa presenza. Ecco, ora Gesù stesso ti accoglie nel suo Regno e ti invita a prestare il tuo servizio come tu stesso sulla terra hai servito con giustizia, gentilezza e fraternità gli uomini e le donne di ogni età, senza esclusione, dall’infanzia all’anzianità. Qui sarai per sempre l’angelo contadino che si prenderà cura del bel giardino celeste con arte e creatività, alla luce della ragione, aperta alla speranza, in collaborazione della fiducia e dell’amore, per la pienezza della vita ri-costruita, ormai salvata. Ciao Pippo!
(Santo Trimarchi)

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